Cinturate ad un agente di polizia e pugno ad agente della penitenziaria

Un tunisino di 41 anni, scarcerato sabato dalla casa circondariale di Sollicciano, a Firenze

‘Ndrangheta, traffico di droga e armi: 29 arresti, anche in Umbria

Cinturate ad un agente di polizia e pugno ad agente della penitenziaria

Un tunisino di 41 anni, scarcerato sabato dalla casa circondariale di Sollicciano, a Firenze, dove era detenuto per rapina, ha tentato di colpire a pugni e cinturate gli agenti della volante, che per fermarlo sono stati costretti ad utilizzare lo spray al peperoncino. Tutto nasce dalla segnalazione di un’addetta delle pulizie di via del Macello: il 41 enne l’ha seguita da vicino con l’intento di intimorirla, secondo la questura. Lei ha provato a scappare e poi si è nascosta in uno sgabuzzino.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della volante, che però non sono riusciti a a far calmare l’uomo. Alla richiesta dei documenti per l’identificazione, il tunisino ha sferrato un pugno ad uno degli agenti, colpendolo di striscio.

Il 41enne ha preso a cinghiate i poliziotti: è stato bloccato con lo spray al peperoncino. L’uomo ha un ordine di espatrio del del questore di Firenze (scadenza 22 maggio) e numerosi precedenti per rapina, reati contro il patrimonio e collegati allo spaccio. E’ stato trovato in possesso di mezzo grammo di eroina. L’uomo è arrestato per violenza, resistenza aggravata e minacce gravi a pubblico ufficiale, oltreché sanzionato per detenzione di droga.

Arresto convalidato in carcere. A Capanne ha preso a pugni un agente della penitenziaria, mandandolo in ospedale, la denuncia del sindacato Sappe.

Ancora un fatto violento all’interno delle carceri umbre.

Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto poche ore fa nel carcere perugiono di Capanne: “Vile aggressione ad un assistente di polizia penitenziaria. Alle ore 15:00 circa veniva condotto all’istituto di Capanne un detenuto tunisino BOUGHAMI MAKRAM, soggetto già conosciuto in istituto da vecchie carcerazioni. Lo stesso veniva arrestato dalla Polizia di Stato dopo che ha aggredito gli stessi con pugni e cinghiate. Dopo essere passato dalla matricola e casellario per i dovuti adempimenti, lo stesso collega del magazzino insieme ad un sottufficiale lo stavano accompagnando al Reparto Penale sez. 2 A covid 19 precauzionale, all’altezza dell’ingresso della chiesa , senza alcun motivo sferrava un violento pugno colpendo L’agente sc. che l’ho accompagnava, immediatamente il sottufficiale interveniva  per bloccare il detenuto, e nell’immediato sono intervenuti altri colleghi per sedare la furia improvvisa del detenuto. Il collega immediatamente si recava in infermeria per le prime cure del caso e poi successivamente inviato presso l’ospedale di Perugia S.Maria della Misericordia.”

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti contusi e ricorda che questa mattina una delegazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha incontrato a Roma, presso il Ministero della Giustizia, il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto: “Si è trattato di un incontro franco e cordiale, nel corso del quale sono stati affrontati diversi argomenti centrali del sistema penitenziario”, spiega Capece. “Al Sottosegretario Sisto abbiamo evidenziato la grave carenza di sicurezza delle carceri italiane dovuta alla scarsa presenza di personale: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale di Polizia Penitenziaria, cosi come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine degli giorno. E’ quindi urgente colmare il “gap” tra la dotazione prevista e quella effettivamente in servizio, ben cinquemila unità in meno. 

“Ma altrettanto importante e urgente”, prosegue, “è prevedere un nuovo modello custodiale. E’ infatti grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. E per abbattere l’apatia e l’ozio nelle celle i detenuti, invece, dovrebbero essere messi nelle condizioni di lavorare, anche a favore delle comunità territoriali con impieghi in attività socialmente utili. Ma non è certo lasciandoli ore a far nulla nelle celle e nei corridoi delle Sezioni che si favoriscono condizioni di trattamento e rieducazione come prevede la nostra Carta costituzionale”.

Capece ha illustrato al Sottosegretario Sisto anche la proposta avanzata dal SAPPE di “istituire un ruolo tecnico dei medici e degli psicologi del Corpo. La Polizia Penitenziaria è l’unico Corpo di Polizia, dei quattro nazionali, a non disporre, irrazionalmente e immotivatamente, di un proprio ruolo dei medici e degli psicologi. E tanto ci appare non solo discriminatorio e offensivo (essendo gli unici a non possederlo) dell’autorevolezza del Corpo, ma, addirittura, pregiudizievole della efficienza e della operatività della Polizia Penitenziaria tutta. Il Corpo di Polizia Penitenziaria, per qualsiasi attività amministrativa in cm e indispensabile la figura del medico deve chiedere, e attendere, la disponibilità dei medici delle altre Forze di Polizia o Forze Armate. E questo determina rallentamenti ingiustificati ed ingiusti anche in sede di visite mediche per i partecipanti ai concorsi per Agente”.

Il SAPPE ha infine sollecitato il Sottosegretario a intervenire: “La situazione nelle nostre carcer, come attesta drammaticamente anche quanto accaduto a Perugia, resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.

Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE +39.335.7744686 – Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – Via Trionfale, 79/a – 00136 Roma – Tel. 06.3975901fax 06.39733669 – stampa@sappe.it

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