Choc in ospedale, donna di 43 anni denuncia una violenza sessuale

Indagini in corso per ricostruire l'aggressione avvenuta nella zona di San Sisto

Choc in ospedale, donna di 43 anni denuncia una violenza sessuale

Choc in ospedale, donna di 43 anni denuncia una violenza sessuale

Una donna di 43 anni di origini spagnole ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale. Nella mattinata di ieri, la donna si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, in evidente stato di choc, riferendo ai medici di essere stata aggredita e violentata da uno sconosciuto. A riportare la notizia è il Messaggero dell’Umbria in un articolo a firma di Egle Priolo.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna è arrivata al pronto soccorso poco dopo le sei del mattino, richiedendo assistenza medica. Una volta ascoltato il suo racconto, i sanitari l’hanno accompagnata al reparto di Ginecologia e Ostetricia, per effettuare gli accertamenti necessari a confermare o smentire la violenza subita.

La 43enne – scrive il Messaggero Umbria -, molto confusa e provata, ha riferito di essere stata aggredita nella zona di San Sisto, prima di recarsi in ospedale. Dalle sue parole, emerge che l’autore dell’aggressione sarebbe un uomo a lei sconosciuto, che l’avrebbe presa e violentata, senza che vi fossero testimoni in grado di ricostruire l’accaduto.

Purtroppo, la donna non è stata in grado di fornire ulteriori dettagli, tanto da sentire l’esigenza di sottoporsi a una visita ginecologica, per cercare di capire l’entità del trauma subito. Secondo le informazioni raccolte, la vittima non avrebbe ancora avuto la forza di formalizzare la denuncia, probabilmente per il bisogno di elaborare quanto accaduto.

Immediatamente, dall’ospedale è stata allertata la Compagnia dei Carabinieri di Perugia, che hanno iniziato le indagini per ricostruire la dinamica dell’aggressione e risalire all’identità del presunto responsabile. Al momento, gli investigatori stanno lavorando per raccogliere ogni elemento utile, partendo dalla zona in cui si sarebbe verificata la violenza, con l’obiettivo di dare un volto all’aggressore e offrire giustizia e supporto alla vittima.

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