Cervo femmina ucciso da bracconieri a Valfabbrica: indagini in corso

Cervo femmina ucciso da bracconieri a Valfabbrica: indagini in corso

Un tragico episodio di bracconaggio è accaduto nella zona di San Donato a Valfabbrica, dove un magnifico esemplare di cervo femmina è stato ucciso da colpi di arma da fuoco. L’atto criminale è stato denunciato da Raffaele Pagliacci, vice presidente del Wwf di Perugia, che ha pubblicato su Facebook una foto del cervo morto e ha condannato fermamente questa azione vile.

L’animale, una femmina di cervo, è stata colpita nell’addome da uno sparo, come evidenziato dal foro d’arma da fuoco presente sul suo corpo. Questo atto di bracconaggio è stato definito un gesto gravissimo, vile e vandalico nei confronti della fauna selvatica e dell’ambiente naturale.

La presenza di cervi nella zona è rara, anche se negli ultimi anni il numero di esemplari è aumentato. Al contrario, caprioli e cinghiali sono più comuni. Si stima che il cervo femmina avesse tra i 4 e i 5 anni.

Le indagini sull’episodio, come  riporta oggi Il Messaggero a firma di Luca Benedetti, sono state immediatamente avviate dai carabinieri forestali, intervenuti sul posto dopo la segnalazione del ritrovamento del cervo ucciso. La scoperta è stata fatta da due cacciatori selettori che si erano recati nella zona per un sopralluogo. La morte dell’animale è stata confermata da meno di ventiquattro ore dalla sua scoperta.

Il bracconaggio è un crimine contro la natura e la fauna selvatica, e chiunque venga trovato colpevole di tale reato affronta pesanti sanzioni legali. Si confida nelle indagini in corso affinché i responsabili di questo brutale atto vengano identificati e puniti adeguatamente.

La comunità locale e gli amanti della natura si uniscono nel condannare questo gesto, che rappresenta una minaccia per la fauna selvatica e l’ambiente naturale della zona.

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