Carabinieri tutela patrimonio restituiscono beni al museo di Spoleto

Restituiti Reperti di Valore Storico al Museo di Spoleto

Carabinieri tutela patrimonio restituiscono beni al museo di Spoleto

Carabinieri tutela patrimonio restituiscono beni al museo di Spoleto

I Carabinieri, impegnati nella tutela del patrimonio culturale, hanno restituito importanti reperti archeologici al Museo Archeologico Nazionale di Spoleto. L’azione, in linea con le disposizioni di legge (art. 91 D.Lgs 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), ha coinvolto il sessantaduenne T.S., di origini rumene ma residente nella zona di Spoleto, deferito per ricettazione di beni culturali.

Il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia ha eseguito il provvedimento di confisca di tredici reperti archeologici, segnalati grazie all’operato dei colleghi della Stazione Carabinieri di Cerreto di Spoleto. L’indagine ha rivelato la presenza di manufatti provenienti da scavi clandestini presso l’abitazione del deferito. Il supporto specialistico dei “Carabinieri dell’Arte” del Nucleo di Perugia ha permesso il sequestro del materiale e la sua autenticazione, seguita da un esame autoptico a cura degli archeologi della Direzione Regionale Musei dell’Umbria.

L’eterogenea collezione, risalente a un arco cronologico compreso tra il X secolo a.C. e la prima età imperiale, include oggetti bronzei, ceramici e vitrei di provenienza italica, etrusca e romana. Il valore complessivo si attesta intorno ai 15.000 euro. Tra gli oggetti, l’Anfora nicostenica a figure nere con sovradipinture bianche è stata ritenuta di particolare interesse per lo stato di conservazione e la rappresentazione delle figure disegnate.

Il Museo Archeologico Nazionale di Spoleto ha ricevuto i reperti durante una cerimonia alla quale hanno partecipato il Direttore dei Musei Nazionali di Perugia, Dott. Costantino D’ORAZIO, e i Comandanti del Nucleo TPC di Perugia Ten. Col. Guido BARBIERI e della Compagnia Carabinieri di Spoleto Cap. Teresa MESSORE.

La restituzione di questi reperti, oltre a confermare l’impegno dei Carabinieri nella tutela del patrimonio, contribuisce a rendere fruibili oggetti che narrano la storia identitaria del nostro Paese. Un gesto che promuove la legalità, il rispetto e la salvaguardia del bene comune, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio storico-artistico per le generazioni future.

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