Braccialetto elettronico e stare lontano da lei, punito stalker violento
Braccialetto elettronico – Personale della Polizia di Stato di Perugia ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia, nei confronti di un uomo — classe 1991 — indagato del reato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.
Gli accertamenti, coordinati da questo ufficio, hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate negli ultimi anni dall’indagato. L’uomo in più occasioni, a causa di una gelosia ossessiva, si era lasciato andare a minacce, aggressioni verbali e pesanti offese contro la donna procurandole uno stato di sofferenza, depressione e paura.
L’ultimo episodio
L’ultimo episodio lo scorso mese di ottobre: in preda a un raptus di gelosia, il 31enne era andato in escandescenza afferrandola al collo e aggredendola violentemente, in quella circostanza la donna era riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto affacciandosi alla finestra dell’abitazione, mettendo così in fuga l’uomo.
La vittima, esasperata dalla situazione
La vittima, esasperata dalla situazione, aveva chiesto aiuto alla Polizia denunciando l’accaduto. In ragione della gravità degli episodi, terminati gli accertamenti della Polizia di Stato e ricostruita compiutamente la vicenda, questa Procura ha contestato all’uomo il reato di atti persecutori, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico.
Divieto di avvicinamento alla donna
Il Gip presso il Tribunale di Perugia, condividendo le ipotesi investigative, ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, nonché ai luoghi di lavoro o quelli abitualmente frequentati dalla persona offesa, prescrivendo all’indagato di mantenere una distanza da quest’ultima e dai citati luoghi non inferiore ai 500 metri.
All’uomo è stato fatto altresì divieto di mettersi in contatto con qualsiasi mezzo con la persona offesa. Per assicurare il rispetto della misura cautelare, il Gip ha anche disposto il controllo dell’indagato mediante installazione del braccialetto elettronico.
Una volta emesso il provvedimento, gli agenti hanno provveduto a rintracciare l’indagato e ad eseguire la misura cautelare.
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