Bio laboratorio Istituto zooprofilattico a Lidarno, c’è preoccupazione

la deputata Emma Pavanelli e la Consigliera comunale Francesca Tizi del M5S

Bio laboratorio Istituto zooprofilattico a Lidarno, c’è preoccupazione

«La preoccupazione per la notizia appresa dalla stampa locale della realizzazione in località Lidarno di un polo strategico produttivo nazionale pubblico con strutture ad elevato contenimento biologico – esordiscono la deputata Emma Pavanelli e la Consigliera comunale Francesca Tizi del M5S – ci ha indotto a proporre ai rispettivi organi un’interrogazione finalizzata a conoscere le misure che si intendono mettere in campo per salvaguardare la cittadinanza da eventuali rischi che potrebbero nascere dall’attività svolta nel laboratorio di imminente realizzazione».

«La presenza di un bio-laboratorio contrassegnato dalla sigla BLS3 nel territorio di Perugia potrebbe, infatti, presentare – continuano le esponenti del M5S – un elevato rischio di carattere igienico-sanitario, atteso come il timore è che nel sito nasca un polo destinato allo sviluppo e alla produzione di vaccini per i controllo delle malattie degli animali e quelle trasmissibili all’uomo».

«Poca chiarezza sin ora c’è stata sull’attività che l’Istituto Zooprofilattico andrà a svolgere nel sito di Lidarno – evidenziano Pavanelli e Tizi – dal momento che nell’istruttoria consiliare antecedente alla deliberazione del Consiglio comunale del 27 giugno 2022 in merito alla Variante al PRG-Parte Operativa per modifiche al TUNA il cui art. 155, nulla è stato espresso da parte dei tecnici dell’amministrazione comunale. L’unico riferimento che è possibile evincere dagli atti è che la modifica della destinazione d’uso del sito sarebbe stata funzionale all’«attività dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche riguardanti in linea di massima Uffici, laboratori di ricerca, capannoni, magazzini ecc., ricomprese tra quelle della zona» e che «nello specifico l’Istituto Zooprofilattico trasferirà a Lidarno i laboratori di ricerca ora siti in località San Costanzo nei pressi del centro storico di Perugia».

«Sull’attività svolta nel laboratorio così come sulle misure di sicurezza che si intendono adottare – concludono Pavanelli e Tizi – riteniamo invece importante garantire ai cittadini la massima trasparenza».

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*