Bimba di 5 anni precipita dal quarto piano, tragedia a Terni

Bimba di 5 anni precipita dal quarto piano, tragedia a Terni

Una bambina di 5 anni è caduta dal quarto piano del palazzo popolare di via Filippo Turati 33, a Terni. La piccola, di origine nigeriana, si trovava nell’appartamento insieme a una donna a cui era stata affidata e alla figlia di quest’ultima, di 2 anni. L’incidente è avvenuto mentre la bambina era sola nel bagno, forse per prendere una maglietta stesa ad asciugare, ha perso l’equilibrio precipitando dalla finestra situata accanto al water, da un’altezza di dieci metri.

L’incidente è avvenuto intorno alle 20:30 di lunedì e la bambina ha riportato lesioni molto gravi. Gli agenti della squadra Volante, della Mobile, la polizia Scientifica e il pubblico ministero di turno, Andrea Claudiani sono giunti sul posto per avviare le indagini e ricostruire l’accaduto nel dettaglio.

La madre della bambina, una donna di 27 anni che lavora come colf a Terni, condivide l’abitazione con l’amica, anche lei di origini nigeriane e con una figlia. La donna si è resa conto dell’accaduto quando la bambina non è tornata dal bagno. Attratta dalle urla provenienti dal parcheggio del palazzo, si è affacciata e ha trovato la tragedia di fronte ai suoi occhi. Sia la donna che la madre della bambina sono state devastate dalla notizia e quest’ultima si è recata immediatamente in ospedale.

I soccorsi sono stati chiamati da un muratore albanese che vive nel palazzo dopo che la bambina è caduta fra due auto parcheggiate. È stata trasportata in codice rosso all’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni, ma a causa delle gravi lesioni riportate, è stata successivamente trasferita all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, dove è stata ricoverata in rianimazione con riserva di prognosi. Si spera che l’impatto con il terreno sia stato in parte attutito dai fili per stendere i panni utilizzati anche ai piani inferiori.

Le indagini della polizia e della procura sono ancora in corso, e anche se l’ipotesi accidentale sembra la più probabile, è necessario individuare eventuali responsabilità. La comunità nigeriana e l’intera città sperano in un miracolo per la bambina.

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