Bimba abusata, il padre l’avrebbe violentata con la complicità della madre
Sono finiti tutti in carcere, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del capoluogo toscano Agnese Di Girolamo su richiesta della procura. Due madri (una 38enne di Reggio Emilia e una 40enne di Baschi) abusavano delle proprie figlie per assecondare i desideri malati di un 41enne del grossetano. In un segretissimo gruppo di «Telegram» che gli agenti sono riusciti ad agganciare, mesi addietro, il 41enne. Lo riportano oggi la Nazione e il Messaggero Umbria.
La 38enne orvietana viene descritta come una persona normale. Un orrore che accadeva da oltre tre anni tra le mura della casa della donna, che abusava della figlia insieme al padre della piccola filmando tutto con lo smartphone e affidando alla rete le immagini. Tutto questo è venuto alla luce grazie alle indagini della polizia postale.
Il padre era già stato condannato per gli stessi reati. Nel 2006 viene condannato a un anno e sei mesi di carcere per detenzione di materiale pedopornografico e beneficia della sospensione condizionale della pena.
Ad agosto viene arrestato di nuovo e quel giorno gli investigatori gli sequestrano mille e 300 immagini e video di bambini molto piccoli. Il 12 novembre scorso sceglie il rito abbreviato e il gip di Firenze lo condanna a due anni e 4 mesi di carcere. Dai domiciliari avrebbe continuato con le sue perversioni. La coppia non ha mai vissuto insieme ma lui ordina foto e video della bimba nuda e abusata e la donna esegue, mettendo tutto su whatsapp.
Ma dall’analisi del telefonino è spuntato anche l’altro mondo di perversioni condivise con la madre di sua figlia, la donna di Baschi e con la 38enne emiliana che avrebbe “venduto“ le immagini perdopornografiche della figlia per anni, in cambio di soldi. Proprio su quest’ultima figura, si stanno concentrando gli inquirenti.
Secondo il gip che ha firmato l’ordinanza dopo lo studio delle informative capaci di far rabbrividire il più ruvido degli investigatori il 41enne potrebbe agire ancora. Anche perché l’ultimo degli abusi veri e proprio commessi sulla figlioletta sarebbe avvenuto appena tre giorni prima dell’arresto dell’agosto scorso. Il sospetto degli investigatori è che la bimba fosse stata concepita proprio per diventare un «oggetto sessuale» delle perversioni dei genitori. Una delle tante conferme arriva dai messaggi: «Metti incinta la tua attuale ragazza, aspetti nove mesi e ci puoi fare quello che ti pare…», dice l’umbra all’ex compagno.
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