Sanitopoli Umbria: Marini e Bocci condannati al processo concorsopoli [VIDEO]

Marini è stata assolta da associazione a delinquere, riconosciuta ad ex assessore e Bocci

Sanitopoli Umbria: Marini e Bocci condannati al processo concorsopoli

Sanitopoli Umbria: Marini e Bocci condannati al processo concorsopoli

Ventiquattro condanne e cinque assoluzioni. A oltre cinque anni dal blitz che alzò il sipario sulla cosiddetta Concorsopoli umbra e nell’aprile del 2019 terremotò la giunta di centrosinistra guidata da Catiuscia Marini è arrivata la sentenza

Due anni per l’ex presidente della Regione Catiuscia Marini, 2 anni e sette mesi per l’ex segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci, tre anni per l’ex assessore alla sanità Luca Barberini, un anno per l’ex direttore amministrativo dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Riconosciuta l’accusa di associazione a delinquere per Gianpiero Bocci, Maurizio Valorosi e Luca Barberini, nonostante i pm avessero chiesto l’assoluzione.

Il verdetto è stato letto dal giudice Marco Verola, coadiuvato dai giudici Francesco Loschi e Sonia Grassi, nell’Aula degli Affreschi. Marini è stata condannata per due degli episodi contestati nel processo per la presunta manipolazione di concorsi banditi dall’Azienda ospedaliera e dall’Usl 1.

Assolta invece “per non avere commesso il fatto” dall’accusa di associazione per delinquere. Reato quest’ultimo del quale sono stati invece ritenuti responsabili l’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini e l’ex segretario regionale del Pd e sottosegretario Gianpiero Bocci, condannati a tre anni e due anni e sette mesi.

Dopo un dibattimento interminabile durato 91 udienze il secondo collegio penale della Corte d’Assise è entrato in camera di consiglio intorno alle 9:40. Ventitré gli imputati per i quali i sostituti procuratori Abritti e Formisano hanno chiesto la condanna, con pene che vanno da un anno e quattro mesi di reclusione a tre anni e quattro mesi.

Tra gli imputati, oltre a Marini e Bocci, vi erano una trentina di persone accusate di aver manipolato concorsi pubblici banditi dall’Azienda ospedaliera di Perugia e dall’Usl Umbria 1.

Marini e Bocci erano accusati di falso ideologico e materiale, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio. Per Marini, i sostituti procuratori avevano chiesto due anni di carcere, mentre per Bocci, che era stato presente a tutte le 60 udienze del processo, era stata richiesta una pena di due anni e tre mesi.

L’inchiesta, avviata nel 2019, aveva portato alle dimissioni di Marini dalla presidenza della Regione Umbria. Secondo i pubblici ministeri Paolo Abbritti e Mario Formisano, l’indagine aveva rivelato come alcuni degli imputati avessero creato una vera e propria rete di sistema per condizionare gran parte dei concorsi pubblici gestiti dall’Azienda ospedaliera di Perugia e da altre aziende sanitarie umbre. Questi imputati avrebbero impartito direttive ai vertici aziendali di nomina politica, affinché i concorsi pubblici venissero manipolati a favore dei candidati da loro indicati.

Sette sono gli imputati per i quali la Procura di Perugia ha chiesto l’assoluzione da ogni accusa. Secondo i pubblici ministeri titolari dell’inchiesta, l’indagine ha fatto emergere come nel tempo, da parte di alcuni degli imputati, fosse stata creata una vera e propria rete di sistema attraverso cui condizionavano gran parte dei concorsi pubblici gestiti dall’Azienda ospedaliera di Perugia e da altre aziende sanitarie umbre. Questi avrebbero impartito le direttive attraverso i vertici aziendali di nomina politica, affinché i concorsi pubblici venissero manipolati a favore dei candidati indicati da loro stessi.




 

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