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Assolti gli imprenditori che hanno trattenuto un bonifico errato
Assolti – Nel 2017, una società toscana ha effettuato un bonifico a favore di un’azienda piemontese. Tuttavia, a causa di un errore, il bonifico di 386mila euro è stato inviato a un’azienda omonima con sede a Foligno. Quando la società toscana si è accorta dell’errore, ha richiesto la restituzione del denaro. La società folignate ha restituito solo una parte del denaro, trattenendo quasi 100mila euro. A riportare la notizia è il Messaggero dell’Umbria.
Questo ha dato inizio a un procedimento giudiziario che ha portato all’udienza davanti al tribunale di Spoleto. Sono stati chiamati a comparire due imprenditori folignati, il legale rappresentante titolare del conto corrente della società a cui è stato accreditato il bonifico e l’amministratore unico. A difendere i due c’erano l’avvocato Guido Bacino e il collega Fabrizio Maria Sansi.
Il pubblico ministero aveva chiesto un anno e sei mesi di reclusione e la parte civile aveva richiesto 100mila euro di danni e una provvisionale di 50mila euro. Tuttavia, il giudice Paola Giammarioli ha assolto gli imputati “perché il fatto non costituisce reato”. Questa decisione è stata presa sulla base dell’indirizzo della Cassazione, secondo cui, nel caso di un bonifico eseguito per errore e trattenuto, in tutto o in parte, dal soggetto che lo riceve, non si configura il reato di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento civilistico rispetto all’obbligo di restituzione.
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