Arrestata la maestra: «Se non apri la bocca ti ficco il cibo nel naso»

Arrestata la maestra: «Se non apri la bocca ti ficco il cibo nel naso»

Una maestra dell’asilo nido del Comune di Deruta è stata arrestata per maltrattamenti. La donna, 61 anni, originaria della provincia di Roma, è detenuta ai domiciliari e viene accusata di aver commesso violenze nei confronti di due bambine sin dallo scorso anno, quando le piccole avevano rispettivamente sette e otto mesi d’età.

«Se non apri la bocca ti ficco il cibo nel naso». Questo è quello che avrebbe detto una volta la maestra a una bambina di pochi mesi che si rifiutava di mangiare.

Tra le carte della procura – scrive il Messaggero Umbria di oggi – si legge che «Minacciava le minori per costringerle ad ingoiare il cibo durante i pasti strattonandole e
mettendole in punizione in bagno e lasciandole lì da sole nel caso in cui si rifiutavano di mangiare».

L’indagine è nata in seguito alla segnalazione di alcune dipendenti della cooperativa che gestiscono servizi al nido. I carabinieri hanno dunque installato telecamere nascoste nella mensa e in altre sale.

«Sei una palla…una vera palla» ripeteva a un’alunna. Poi le spingeva il cibo in bocca con forza per farla mangiare nonostante il rifiuto e il pianto incessante».

E poi in altro episodio: «La bambina fa cadere a terra parte delle pietanze contenute nel piatto, l’accaduto fa scattare l’ira della maestra che dopo aver insultato la piccola chiamandola più volte ‘bambina sciocca’ minaccia di darle un ceffone e uno schiaffo alzando la voce, per poi raccogliere il cibo, rimetterlo nel piatto e costringere la bambina a ingoiarlo tutto, compreso quello caduto per terra».

Sarebbero diversi gli episodi accaduti, tutti ripetuti più volte durante l’anno scolastico trascorso, esclusivamente durante la somministrazione della merenda e del pranzo. Stando alla testimonianza una bimba di 13 mesi è stata «strattonata e gettata sul tappeto».

1 Commento

  1. Il problema è che poi non gli fanno nulla già sta a casa tranquilla poi verrà condannata, forse, ad una breve pena e quindi ritornerà a scuola come se nulla fosse. Poi nessuno si accorgeva di tale malefatte verso i bimbi esisteva solo lei a scuola unica insegnante anche questa omertà è solita quando accadono tali brutte cose nessuno sente nessuno vede nessuno parla le tre scimmiette, vergogna per tutto il corpo insegnante bisognerebbe coinvolgere anche questo, ma non accade. Dai filmati si dovrebbe vedere se nei paraggi esistevano persone vive.

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