Amanda Knox: Revocata condanna per calunnia, nuovo processo in vista

La cittadina statunitense sta cercando giustizia

Amanda Knox non tornerà in Italia per il processo

Amanda Knox: Revocata condanna per calunnia, nuovo processo in vista

Amanda Knox, la cittadina statunitense coinvolta in un noto caso giudiziario legato all’omicidio di Meredith Kercher a Perugia nel 2007, ha ricevuto una buona notizia. La Cassazione ha revocato la sua condanna per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, disponendo un nuovo processo a Firenze.

Knox ha commentato questa decisione con l’Agenzia nazionale di stampa associata dichiarando: “Non sono più una condannata. E combatterò con i miei avvocati per dimostrare la mia innocenza una volta per tutte.” Ha anche espresso gratitudine verso i suoi avvocati, tra cui Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia, e il supporto ricevuto dall’Italy Innocence Project e da altri.

Questo caso giudiziario, legato all’omicidio di Meredith Kercher, è rimasto irrisolto per molti anni. La recente revoca della condanna per calunnia rappresenta un passo avanti, ma il caso non è ancora chiuso. La Cassazione ha accolto il ricorso della difesa di Amanda Knox e ha annullato le sentenze precedenti.

Amanda Knox, quindi, sta cercando la giustizia che ritiene le sia stata negata per anni. L’intera vicenda continua a essere al centro dell’attenzione e dovremo attendere lo svolgimento del nuovo processo per ulteriori sviluppi.

Amanda Knox è una cittadina statunitense che è stata coinvolta nel caso giudiziario legato all’omicidio di Meredith Kercher, una studentessa inglese, avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 20071.

Recentemente, il caso giudiziario non è ancora chiuso. La quinta sezione penale della Cassazione ha infatti revocato e annullato le sentenze con le quali. Accolto il ricorso della difesa dell’americana. La Cassazione: «Condannata per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba».

Inoltre, è stato accolto dalla Cassazione il ricorso di Amanda Knox contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, nell’ambito dell’inchiesta per l’omicidio di Meredith Kercher.

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