Allarme bomba Corte d’Appello 📸 🔴 esito negativo, riprese attività [Foto video gallery]

Allarme bomba Corte d’Appello 📸 🔴 esito negativo, riprese attività [Foto video gallery]

Allarme bomba – I controlli effettuati nel Palazzo di Giustizia di Perugia, in risposta a una telefonata anonima che segnalava la presenza di un ordigno, sono stati completati con esito negativo. Gli artificieri dei Carabinieri hanno esaminato l’edificio ma non sono riusciti a individuare alcun dispositivo esplosivo. La minaccia sembra essere stata una falsa allerta.

L’attività nel palazzo di giustizia è ripresa regolarmente alle ore 12, al termine delle operazioni. Magistrati, personale amministrativo e avvocati sono potuti tornare nelle aule e negli uffici mentre hanno riaperto le attività sull’antistante piazza Matteotti, nel centro della città ed è ripresa la circolazione in via Baglioni. Le verifiche degli artificieri dei carabinieri sono state particolarmente complesse. La Corte d’appello si trova infatti in un palazzo storico, di cinque piani e con molti locali.

Tra le ipotesi prese in considerazione anche quella che possa non essersi trattato di un gesto di un mitomane.

Il messaggio minaccioso di una bomba a palazzo di Giustizia, alla Corte d’Appello, era arrivato telefonicamente prima alla Procura generale, verso le 8,15, poi alla polizia locale di Perugia attorno alle 8,30, in particolare alla comandante Nicoletta Caponi. La voce, con inflessione araba, avrebbe detto è per vendetta per i fratelli di Hamas. Il dottor Sergio Sottani, procuratore generale, ha ordinato subito lo sgombero dell’edificio.

Foto video di Morena Zingales e Tommaso Benedetti

Il dottor Sergio Sottani raggiunto al telefono da Umbriajournal ha fatto evacuare l’edificio e avviato i dovuti controlli. «Avevo – dice ancora – segnalato al prefetto  di Perugia, Armando Gradone – di alzare il livello di guardia dopo i fatti del 7 di ottobre. E avevo fatto effettuare controlli particolarmente accurati. Per ciò che riguarda gli ingressi abbiamo già adottato tutte le misure necessarie. Avevo – dice ancora Sottani – fatto alzare il livello a tutti gli uffici giudiziari».

La zona di piazza Matteotti è stata circoscritta immediatamente e sul posto sono arrivate tutte le forze di polizia, compresi gli specialisti dei Carabinieri, il gruppo artificieri antisabotaggio. Tutti i negozi che erano aperti sono stati fatti chiudere e quelli che non avevano ancora aperto le porte sono rimasti a saracinesche abbassate.

Interdette anche alcune vie di accesso alla città di Perugia, sul posto anche l’assessore alla sicurezza del comune di Perugia, Luca Merli. Chiusa anche la stazione del Minimetrò del Pincetto ed evacuati anche il palazzo delle Poste del Tribunale civile. In piazza Matteotti anche in sindaco della Città, Andrea Romizi. E, come accade in questi casi, interdetto anche tutto il traffico veicolare a partire da Largo Cacciatori delle Alpi.

La Procura della Repubblica di Perugia, informata dell’esito dell’attività svolta dalla locale D.I.G.O.S., disporrà gli approfondimenti investigativi finalizzati all’individuazione dell’autore delle telefonate anonime.


intervista al procuratore generale, Sergio Sottani, di Tommaso Benedetti

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