Aiuto mio figlio non risponde e arrivano Vigili del fuoco, 113 e 118, ma in realtà…

Singolare vicenda a San Mariano di Corciano, padre in apprensione fa scattare l'allarme. In realtà è andata così, però...

Aiuto mio figlio non risponde e arrivano Vigili del fuoco, 113 e 118, ma in realtà...

Aiuto mio figlio non risponde e arrivano Vigili del fuoco, 113 e 118, ma in realtà…

SAN MARIANO DI CORCIANO – Mio figlio non risponde al telefono e il terrore si impadronisce di un padre. Telefonate a raffica, tra le 8 e le 8,30 di oggi. L’uomo, sempre più agitato, è andato a casa del figlio e si è attaccato al citofono, ma del ragazzo niente, di niente: non rispondeva. Insomma, panico totale! Se ne sentono dire ti tutti i colori, disgrazie di diversa natura, e un padre è sempre un padre no? E, in preda alla paura, sono stati allertati i Vigili del fuoco, specializzati, come si sa in tutto, e anche nella tecnica dell’apertura porta soccorso.

Un protocollo che non è mica cosa da nulla eh, sul posto viene fatto arrivare il 113 e quindi c’era una pattuglia della Volante della Questura di Perugia e anche un’ambulanza del 118, inviata dalla Centrale unica regionale del Santa Maria della Misericordia.

La vicenda è accaduta questa mattina a San Mariano di Corciano alle porte di Perugia, più o meno alle 9. 

Le “Fiamme rosse” – del comando provinciale di Madonna Alta di Perugia – sono arrivate presso l’abitazione del ragazzo – un giovanotto di 30 anni – e prima di procedere con l’abbattimento della porta di casa hanno fatto un tentativo. La squadra è sempre attrezzata e uno dei Vigili del fuoco ha preso la scala l’ha appoggiata al terrazzo – al secondo piano – e ha cominciato a bussare al finestrone.

Ed è lì che si è scoperto che dentro l’appartamento, per fortuna, non c’era nessun morto e nessuna persona in difficoltà. Meglio così no?

E potete, invece, immaginare la sorpresa quel ragazzo quando ha visto sul terrazzo i Vigili del Fuoco.

I fatti, per fortuna e per buona pace dell’apprensivo genitore, erano andati in maniera ben diversa.

Il giovane era tornato dal turno di notte alle 7 del mattino – l’intervento è stato effettuato alle 9 – e, ovvio, era “stramazzato” sul letto addormentandosi profondamente e magari pure col cellulare senza suoneria o con la vibrazione. Il padre, ci par di capire, non aveva la chiave e la paura ha fatto il resto.

Ci scherziamo un po’ su, certo, ma muovere la macchina dei soccorsi ha sempre un costo, ed è sempre un impiego di uomini e mezzi, crediamo proprio sia il caso che in quella famiglia si organizzino un po’ meglio.

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