Aggressioni verbali e minacce alla madre, il 52enne è ai domiciliari

E' accusato di accusato di violenza psicologica e minacce col coltello

Aggressioni verbali e minacce alla madre, il 52enne è ai domiciliari

Aggressioni verbali e minacce alla madre, il 52enne è ai domiciliari

Aggressioni verbali e minacce – Nel pomeriggio del 29 gennaio, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Foligno hanno proceduto all’arresto di un uomo di 52 anni in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Spoleto. La misura degli arresti domiciliari è stata applicata in seguito agli accertamenti investigativi condotti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto.

L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre con cui convive. Gli episodi di violenza, principalmente scatenati dall’abuso di sostanze alcoliche, comprendono aggressioni verbali, minacce gravi, e altri atti di violenza psicologica. Il 52enne, in più occasioni, ha minacciato la madre con un coltello, distruggendo anche oggetti e suppellettili all’interno dell’abitazione.

La vittima, da tempo soggetta a tali maltrattamenti, ha sviluppato una paura costante nei confronti del figlio, tanto da chiudere a chiave la porta della sua camera da letto durante la notte per proteggersi. In un episodio particolarmente spaventoso, la madre ha addirittura trascorso una notte presso il pronto soccorso dell’ospedale di Foligno per sfuggire al pericolo di rimanere sola in casa con l’aggressore.

Le continue aggressioni e minacce hanno spinto l’anziana a rivolgersi alla Polizia di Stato, che ha avviato approfondite indagini sotto la guida della Procura della Repubblica di Spoleto. La richiesta di applicare una misura cautelare da parte della Procura è stata accolta dal G.I.P., portando gli agenti del Commissariato di Foligno ad arrestare il 52enne e ad eseguire la misura degli arresti domiciliari.

È fondamentale ricordare che, secondo il principio della presunzione di innocenza, l’indagato deve essere considerato innocente fino a una sentenza di condanna definitiva. La vicenda sottolinea l’importanza delle forze dell’ordine e della magistratura nel proteggere le vittime di maltrattamenti domestici e assicurare giustizia.

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