Aggressioni operatori sanitari, condanna dagli Ordini professionali

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Aggressioni operatori sanitari, condanna dagli Ordini professionali

Aggressioni operatori sanitari, condanna dagli Ordini professionali

 

Aggressioni operatori sanitari – Gli Ordini delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie della Regione Umbria, riuniti nella Consulta delle Professioni Sanitarie, esprimono un forte dissenso nei confronti degli atti di violenza, sia fisica che verbale, che hanno recentemente colpito molti operatori del settore. Questi episodi di aggressione, in crescita, non solo mettono in pericolo la sicurezza del personale, ma minano anche la qualità dei servizi sanitari disponibili per la popolazione.

La violenza contro gli operatori sanitari è inaccettabile e rappresenta un attacco diretto alla missione di cura e assistenza che questi professionisti svolgono con dedizione e impegno quotidiano.

In risposta a questa problematica emergente, gli Ordini accolgono con favore il nuovo decreto-legge n.137, approvato il 1 ottobre 2024 dal Governo italiano, che introduce misure di protezione per i professionisti della salute. Tra queste, l’aumento delle pene per gli aggressori, la possibilità di procedere d’ufficio senza necessità di denuncia formale, e l’istituzione di un Osservatorio Nazionale per monitorare e prevenire la violenza nei confronti degli operatori.

Tuttavia, queste misure legislative, sebbene significative, non possono essere sufficienti senza un cambiamento culturale profondo. È indispensabile un impegno collettivo da parte delle istituzioni, della società e dei cittadini per promuovere una cultura di rispetto nei confronti di chi si prende cura della salute pubblica.

Si rende necessaria l’attuazione di campagne di sensibilizzazione e di educazione destinate alla popolazione, che illustrino la gravità di tali atti e il rispetto dovuto alla professionalità e alla dignità degli operatori sanitari. Questi ultimi, infatti, operano in condizioni estremamente difficili, aggravate dalla grave carenza di personale, situazione che potrebbe indurre alla fuga di molti professionisti dal settore.

Unendo le forze, è possibile costruire un sistema sanitario più robusto, sicuro e rispettoso, che garantisca la protezione di tutto il personale sanitario e il diritto di ogni cittadino a ricevere cure in un ambiente dignitoso e rispettoso.

La presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Perugia, Dott.ssa Verena De Angelis, e il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Terni, Dott. Giuseppe Donzelli, insieme ad altri rappresentanti degli ordini professionali, ribadiscono la necessità di un approccio integrato per affrontare questa emergenza.

Tra i firmatari del comunicato figurano anche i presidenti degli Ordini dei Veterinari e degli Infermieri di Perugia e Terni, nonché della Consulta dei Fisioterapisti e degli Psicologi. Tutti i leader professionali hanno sollecitato le autorità competenti a dare priorità a questo problema, affinché vengano attuate le misure necessarie per garantire la sicurezza degli operatori e la qualità delle prestazioni sanitarie.

La posizione degli Ordini è chiara: è fondamentale unire le forze per garantire un sistema sanitario dove la violenza non abbia spazio e dove ogni operatore possa esercitare il proprio lavoro in sicurezza, contribuendo così a tutelare la salute di tutti. La loro richiesta si estende a un’inversione di tendenza nelle relazioni tra professionisti e utenti, per costruire un clima di fiducia e rispetto reciproco.

In conclusione, la lotta contro la violenza sugli operatori sanitari è un compito collettivo che richiede l’impegno di tutti. Solo così sarà possibile garantire un servizio sanitario efficiente e dignitoso per la comunità.

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