Aggressione e rapina in viale Brin, albanese espulso dall’Italia, ora è al Cpr

Aggressione e rapina in viale Brin – La Polizia di Stato di Terni ha condotto un’operazione che ha portato all’accompagnamento coattivo di un cittadino albanese al centro di permanenza e rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio, provincia di Potenza. La decisione è stata presa dopo l’approvazione del Nulla Osta all’espulsione, conseguente a una denuncia per lesioni e rapina avvenuta il 18 ottobre scorso.

L’individuo, un albanese di 28 anni, era stato coinvolto in un episodio violento armato di coltello, che aveva avuto luogo di fronte a un locale in viale Brin. Durante l’aggressione, la madre del giovane aveva rubato il portafogli della vittima da un’auto parcheggiata nelle vicinanze.

Le indagini condotte dalla Polizia di Terni hanno rivelato non solo la sua responsabilità nell’episodio, ma anche la sua situazione irregolare sul territorio nazionale. Pur essendo entrato in Italia come turista, il periodo del suo soggiorno, limitato a 90 giorni, era scaduto.

Dopo diversi giorni di appostamenti effettuati nei condomini di una zona già oggetto di segnalazioni per disturbo dei residenti, la Polizia ha individuato il 28enne presso l’abitazione della madre. L’uomo, che non ha opposto resistenza, è stato accompagnato coattivamente al CPR di Palazzo San Gervasio, da dove sarà rimpatriato in Albania al più presto tramite il primo volo disponibile.

L’espulsione comporterà un divieto di ritorno in Italia per un periodo di 5 anni, che potrà essere revocato solo previa autorizzazione del Ministero dell’Interno. L’azione delle autorità di Terni mira a mantenere l’ordine pubblico e a far rispettare le norme vigenti in materia di immigrazione e sicurezza.