Aggressione a vice comandante di Capanne, appello di Manuela Puletti
Dopo l’ennesima aggressione al vice comandante del Carcere di Capanne, Manuela Puletti, consigliere regionale della Lega e a capo del Dipartimento sicurezza ed immigrazione del partito, lancia un appello per istituire la figura del Garante degli Agenti nel sistema carcerario umbro. L’aggressione, avvenuta durante il trasferimento di un detenuto, solleva preoccupazioni sull’urgente necessità di proteggere gli operatori penitenziari.
Puletti sottolinea che l’incidente al Carcere di Capanne non è un caso isolato, ma rappresenta l’ennesima testimonianza delle difficoltà affrontate dagli agenti di polizia penitenziaria. La richiesta di istituire la figura del Garante degli Agenti, analogamente a quella del detenuto, diventa cruciale per garantire un equilibrio nel trattamento e nella tutela di entrambe le parti coinvolte.
Il consigliere regionale esprime solidarietà al vice comandante di Capanne, colpito durante il tentativo di controllare un detenuto irrequieto in procinto di trasferimento. Puletti evidenzia anche il lavoro instancabile dei sindacati Sappe e Uilpa, rappresentati rispettivamente da Fabrizio Bonino e Angelo Romagnoli, nel portare avanti le istanze degli operatori penitenziari.
Puletti denuncia la dura realtà quotidiana degli agenti, costretti a turni estenuanti, ferie saltate e minacce psicologiche costanti. La situazione porta a un diffuso “burnout” tra gli operatori, incapaci di difendersi adeguatamente e costretti a subire violenze. La consapevolezza dell’inadeguatezza del personale operativo in Umbria è evidente, così come il problema del sovraffollamento nelle carceri, una vera emergenza derivante da trasferimenti forse non congrui alla realtà della regione.
L’appello di Puletti anticipa un incontro cruciale a Terni con il provveditore D’Andria, previsto per il giorno successivo. L’obiettivo è ascoltare le richieste dei sindacati, analizzare insieme a loro i dati e trovare soluzioni concrete per porre fine agli episodi di violenza che continuano a verificarsi in Umbria, una regione relativamente piccola ma con problemi carcerari significativi.
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