Accusato di violenza sulla cugina, processo bloccato

Irreperibile nelle Filippine, notifica impossibile

Accusato di violenza sulla cugina, processo bloccato

Accusato di violenza sulla cugina, processo bloccato

Accusato di violenza – Il procedimento contro il quarantenne accusato di aver abusato della cugina tredicenne tra il 2016 e il 2019, nell’abitazione dell’Altotevere dove entrambi vivevano con la famiglia, resta fermo. L’uomo, che si ritiene sia fuggito a Manila, nelle Filippine, non può essere processato fino a quando non gli verrà notificato formalmente l’atto giudiziario.

Nel corso dell’udienza del 21 gennaio, il giudice ha rilevato l’impossibilità di rintracciare l’imputato, nonostante i tentativi effettuati dalla polizia giudiziaria e dalle autorità diplomatiche. La legge consente il giudizio in contumacia solo se vi è prova certa che l’accusato sia a conoscenza del procedimento. Tuttavia, finché il domicilio dell’uomo resta ignoto, il processo non può proseguire.

La documentazione presentata dall’avvocato Sara Pasquino, che rappresenta la vittima, dimostra però che l’uomo non si nasconde: vive apertamente nelle Filippine, è attivo sui social e il suo attuale indirizzo è facilmente reperibile. Nonostante questo, le autorità non sono ancora riuscite a notificargli gli atti ufficiali.

Per tentare di sbloccare la situazione, il giudice ha disposto l’invio dei documenti tradotti direttamente per posta all’indirizzo individuato, mentre vengono rinnovate le richieste di assistenza alle autorità internazionali. L’esito del procedimento, tuttavia, resta incerto.

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