Accusato di autoriciclaggio, sequestrato complesso commerciale

Un imprenditore gualdese di 72 anni è accusato di aver creato un sistema per rientrare in Italia

Accusato di autoriciclaggio, sequestrato complesso commerciale

Accusato di autoriciclaggio, sequestrato complesso commerciale

Accusato di autoriciclaggio – Un imprenditore gualdese di 72 anni è al centro di un’indagine per autoriciclaggio. Secondo la procura di Perugia, l’uomo avrebbe messo in piedi un sofisticato sistema di società, costituite appositamente, per reintrodurre in Italia il denaro derivante da evasione fiscale e per riacquistare, tramite prestanome, gli immobili che gli erano stati pignorati nel 2017.

La guardia di finanza di Perugia, su ordine del gip, ha proceduto al sequestro di un complesso commerciale a Gualdo Tadino, del valore di un milione e mezzo di euro. Dodici immobili e un terreno, che prima del pignoramento erano di proprietà dell’imprenditore, sono ora sotto sequestro. L’uomo era titolare di un’attività che commercializzava elettrodomestici e imballaggi in Umbria.

L’imprenditore, ora residente in Slovacchia, era già stato indagato per evasione fiscale tra il 2013 e il 2018, ma il processo era finito in prescrizione. Le indagini delle fiamme gialle, coordinate dalla procura perugina, hanno ricostruito che i proventi dell’evasione sarebbero serviti a riacquistare i beni pignorati messi all’asta nel 2022.

A vincere l’asta era stata una srl con sede a Torgiano, costituita poco prima della gara. Tra i soci della società figuravano il genero del gualdese e una società estera con sede a Bratislava, che aveva come azionista di riferimento proprio l’imprenditore. Il complesso era stato poi dato in affitto alla società gestita da sua figlia.

Il legale dell’imprenditore farà richiesta di riesame per provare la lecita provenienza dei fondi utilizzati per l’acquisto degli immobili. La questione è ora nelle mani della giustizia, che dovrà stabilire se le accuse mosse all’imprenditore siano fondate o meno.

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