Accoltellati a San Feliciano, la Procura fa ricorso contro la scarcerazione

Accoltellati a San Feliciano, la Procura fa ricorso contro la scarcerazione

Accoltellati a San Feliciano, la Procura fa ricorso contro la scarcerazione

Accoltellati a San Feliciano – La Procura di Perugia non accetta la decisione presa in precedenza e ha recentemente depositato un ricorso al Tribunale del Riesame. L’obiettivo è annullare il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, Elisabetta Massini, non ha convalidato il fermo del pubblico ministero per i due cittadini egiziani. Questi ultimi sono accusati di tentato omicidio, in quanto ritenuti responsabili di aver accoltellato i due fratelli titolari della pizzeria Il Cainone di Passignano sul Trasimeno. Lo scrive oggi il Corriere dell’Umbria.

L’udienza, che si terrà davanti al Tribunale della Libertà, è stata fissata per il 16 gennaio prossimo. I giudici potrebbero quindi decidere di annullare l’ordinanza e rinviare al giudice per le indagini preliminari per una nuova trattazione.

Secondo la Procura, il pubblico ministero titolare del fascicolo, Franco Bettini, sostiene che i due egiziani, in concorso con l’ex moglie di uno dei due fratelli accoltellati e con un terzo egiziano ancora in cella con le stesse accuse, avrebbero tentato di uccidere i titolari del locale.

Per sostenere l’accusa di tentato omicidio, la Procura ha disposto un accertamento tecnico medico legale irripetibile. Il dottor Luca Tomassini esaminerà le ferite riportate dalle due persone accoltellate.

Gli indagati, i tre egiziani assistiti dagli avvocati Valerio Collesi, Gianni Dionigi e Alberto Catalano, al pari della ex moglie, assistita da Claudio Cimato, potranno nominare i loro consulenti tecnici. Questo caso continua a svilupparsi e la comunità attende con ansia ulteriori aggiornamenti.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*