Accoltellamento San Feliciano, Procura contesta la premeditazione ai due egiziani

Accoltellamento a San Feliciano, domiciliari e braccialetto alla ex moglie, i due egiziani in carcere a Capanne
Carabinieri di Città della Pieve

Accoltellamento San Feliciano, Procura contesta la premeditazione

La Procura di Perugia ha contestato la premeditazione ai due egiziani arrestati per l’accoltellamento dei due fratelli, ristoratori di origine campana, avvenuto martedì sera a San Feliciano di Magione. Questa accusa è stata presentata dal sostituto procuratore Franco Bettini durante l’udienza di convalida.

Il più grande dei due arrestati, un ventiquattrenne nuovo compagno della ex moglie di uno dei due ristoratori, ha scelto di non rispondere davanti al GIP Elisabetta Massini. Anche la ex moglie era presente al momento dell’aggressione.

Secondo la Procura, l’aggressione sarebbe il culmine di una serie di denunce incrociate tra la donna e i fratelli. La posizione della donna potrebbe aggravarsi alla luce della nuova contestazione della Procura, poiché gli inquirenti ritengono che potrebbe essere stata lei a organizzare l’aggressione.

Un elemento di peso potrebbe essere il materiale acquisito dalla Procura e allegato alle denunce presentate dai due ristoratori. Questi ultimi avevano riferito ai carabinieri di aver ricevuto numerose minacce di morte dalla donna, sia tramite messaggi audio e video, sia di persona davanti a testimoni.

Il più giovane dei due egiziani arrestati ha negato di aver avuto un ruolo nell’aggressione. Ha dichiarato di essere andato al ristorante solo per ordinare una pizza e di essere fuggito a piedi dal locale non appena è iniziata l’aggressione tra i titolari del ristorante e i suoi connazionali.

Questa versione non coincide con quella fornita ai Carabinieri dalla sorella dei ristoratori, anch’essa ferita nel tentativo di disarmare uno degli egiziani. La donna avrebbe riconosciuto i tre aggressori dalle foto segnaletiche e avrebbe descritto dettagliatamente anche il loro abbigliamento.

Nel frattempo, le condizioni dei due ristoratori stanno migliorando. Hanno lasciato la terapia intensiva dell’ospedale di Perugia e il maggiore dei due, potrebbe essere sentito presto dai carabinieri.

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