37enne palestinese, Anan Yaeesh, revoca e richiesta di estradizione

37enne palestinese, Anan Yaeesh, revoca e richiesta di estradizione

37enne palestinese – Anan Yaeesh, il 37enne palestinese detenuto nel carcere di Terni, si trova al centro di un intricato caso giudiziario. Martedì, la Corte d’Appello discuterà sulla richiesta di revoca della misura cautelare, mentre nel frattempo pende su di lui una richiesta di estradizione da parte del governo israeliano. Il caso prende forma intorno a una struttura operativa militare nota come “Gruppo di risposta rapida-brigata Tulkarem”, affiliata alla già nota “Brigata dei martiri al Aqsa”. Anan Yaeesh, insieme ad altri due connazionali, avrebbe contribuito a darle vita.

Una nuova ordinanza di custodia cautelare, emanata dal Gip de L’Aquila, è giunta in un momento critico, poiché proprio martedì è fissata la discussione sulla richiesta di revoca della misura cautelare precedente. Flavio Rossi Albertini, legale di Anan, ha espressamente notato il tempismo straordinario della notizia, quasi sospetto. L’avvocato ha dichiarato che la situazione cambia radicalmente, poiché la possibile estradizione di Yaeesh, precedentemente discussa per il rischio di tortura, ora si complica ulteriormente.

Le indagini della Digos abruzzese suggeriscono che i tre individui, tra cui Anan Yaeesh, si occupassero di propaganda estremista e pianificassero attentati di matrice terroristica in territorio estero. Il legale di Yaeesh ha affermato di aspettare di leggere tutte le carte prima di intraprendere azioni concrete, ma ha sottolineato la complessità del caso.

Il richiamo della misura cautelare e la richiesta di estradizione hanno suscitato grande eco, con manifestazioni di protesta davanti al penitenziario di Terni. La vicenda di Anan Yaeesh ha catalizzato l’attenzione e martedì è previsto un nuovo presidio a L’Aquila per chiederne la liberazione, mentre il caso rimane avvolto in un’atmosfera di incertezza e tensione.