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24enne accusato di stupro resta in carcere, rigettata richiesta revoca
24enne accusato – Un ragazzo di 24 anni, originario di Nursino, rimane detenuto nel carcere di Capanne a seguito delle accuse di stupro mosse nei suoi confronti. L’episodio, avvenuto il 19 luglio scorso nella piscina Ponte San Giovanni, ha visto come vittima una ragazza di Fabriano. Nonostante la richiesta dei suoi legali di revocare la misura cautelare, il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Massini ha deciso di rigettare tale richiesta.
Secondo il giudice, non è sufficiente l’assenza di prove che attestino la presenza del cellulare dell’indagato all’interno della piscina per dimostrare che non fosse sul luogo del crimine. Infatti, nonostante il giovane abbia dichiarato di essersi recato a casa della fidanzata, situata a poca distanza dal luogo dell’incidente, la sua utenza non risulta nei tabulati telefonici. Il giudice ipotizza quindi che il cellulare che aveva con sé potrebbe essere stato un altro o spento. Inoltre, risulta anomalo il fatto che nessuno abbia visto i due appartarsi alla sagra, dove il giovane sostiene di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con la 20enne quando questa era sobria.
Il giudice ritiene che le argomentazioni della difesa non scalfiscano al momento le esigenze cautelari. Gli avvocati Bochicchio e Ulivucci depositeranno domani il riesame, puntando ancora una volta sulla presunta carenza dei gravi indizi di reato. L’udienza verrà fissata entro una decina di giorni.
Nel frattempo, la 20enne ha raccontato alla polizia di aver subito un tentativo di intimidazione da parte di alcuni coetanei del ragazzo in carcere. Questi, contattandola in chat, le avrebbero chiesto di ritirare la denuncia. Questo episodio aggiunge un ulteriore elemento di preoccupazione alla già delicata situazione.
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