Terrificante terremoto in Marocco, 6.8 Richter, morte oltre 2000 persone, Marrakesh distrutta
Terrificante terremoto in Marocco – Il forte terremoto che ha colpito il Marocco durante la notte ha ucciso più di 1.305 persone e ne ha ferite almeno altre 2.059, tra le quali 1220 versano in gravi condizioni. Lo ha riportato l’emittente statale Al Aoula, citando il ministero dell’Interno del Marocco. Un terremoto di magnitudo 7 della scala Richter ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, causando devastazione e perdite umane significative.
La scossa sismica è stata registrata dai sismografi alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L’epicentro è stato localizzato al centro del paese, a soli 16 chilometri dal villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, a circa 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.
Tuttavia, la scossa è stata avvertita lungo l’intera dorsale dell’Atlante, inclusi luoghi come Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir, nonché su tutto il versante opposto della catena montuosa fino a Casablanca e Rabat. La durata del movimento ondulatorio è stata di circa 30 secondi, causando ingenti danni materiali.
Scossa di Magnitudo 3.9 al Largo della Costa Marchigiana Anconetana
Le autorità marocchine hanno subito mobilitato le forze dell’ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per preparare un piano di emergenza e gestire la situazione. Il bilancio delle vittime e dei danni materiali continua a essere aggiornato man mano che arrivano ulteriori dati dalle città e, soprattutto, dalle località di montagna vicine all’epicentro.
Molte delle comunità nelle aree dell’Atlante sono caratterizzate dalla povertà e dalla mancanza di accesso a Internet, e le abitazioni sono spesso costruite utilizzando il tradizionale metodo di muratura a pisé, composta da paglia, fango e sassi, rendendo le strutture estremamente vulnerabili ai terremoti.
Il terremoto ha scatenato il panico soprattutto nella medina di Marrakech, dove alcune parti delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Inoltre, si sono verificati crolli di abitazioni nella zona nord-est della città. Anche la città nuova ha subito danni, con crepe evidenti nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Danneggiamenti sono stati segnalati anche ad Essaouira, situata lungo l’Oceano Atlantico, e a Ouarzazate, nel centro del paese.
Il terremoto ha generato un forte panico tra la popolazione, con migliaia di persone che si sono riversate per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina. L’accesso all’elettricità e al collegamento Internet è rimasto interrotto per un lungo periodo.
L’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate di richiesta di assistenza, principalmente da parte di turisti desiderosi di rientrare in patria. Al momento, gli aeroporti sono rimasti chiusi, ma è prevista la riapertura per sabato mattina. La situazione resta critica mentre il paese cerca di affrontare questa tragedia naturale.
“Estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco. In quest’ora tragica, i miei pensieri vanno al popolo marocchino”. Lo ha scritto su X il premier indiano Narendra Modi, dopo il sisma devastante che ha causato finora la morte di 296 persone. “L’India – ha assicurato – è pronta a offrire tutta l’assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”.
Marocco: media, il sisma ha danneggiato parte delle Mura di Marrakesh
Il potente sisma che ha colpito il Marocco facendo almeno 296 vittime ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. A dare la notizia dei danni alle storiche mura è stata l’emittente televisiva statale Al Aoula.
Marocco: media, squadre di soccorso ostacolate dai blocchi lungo le strade
Le squadre di soccorso al lavoro in Marocco dal momento della scossa che ieri sera ha ucciso 296 persone hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite dal sisma a causa dei danni e dei blocchi presenti lungo le strade. A renderlo noto è stata l’emittente statale Al Aoula.
(Ses/Adnkronos)
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