Sulla trota fario vincono i pescatori umbri sostenuti dalla Lega

“Vincono i pescatori umbri sostenuti in questa battaglia dalla Lega in consiglio regionale: il Ministero dell’Ambiente ha trasmesso alla Regione Umbria il parere favorevole all’immissione di esemplari di trota fario allevati nel Centro ittiogenico di Borgo Cerreto nel reticolo idrografico regionale”. Così i consiglieri della Lega Umbria Manuela Puletti e Valerio Mancini.

“Da anni – spiegano i leghisti – stiamo lavorando in sinergia con le associazioni di pesca sportiva del territorio e abbiamo presentato numerosi atti sulla scia dell’emendamento Lega in Senato al Mille proroghe per l’immissione delle trote alloctone nei fiumi. Nel mese di aprile 2022 abbiamo approvato in Assemblea Legislativa una mozione (a prima firma Puletti) che impegnava l’assessorato competente a sollecitare il Governo affinché consentisse all’Umbria il ripopolamento nei corsi d’acqua utilizzando le trote allevate presso il centro ittiogenico della Valnerina. Dispiace sottolineare come fin da subito abbiamo riscontrato le resistenze di chi oggi celebra delle vittorie che dovrebbe quanto meno condividere con chi, come noi, ha fattivamente lavorato per raggiungere questo obiettivo”.

Manuela Puletti e Valerio Mancini (Lega Umbria)

“Il parere favorevole del Ministero premia un lungo percorso avviato dalla Lega – proseguono Puletti e Mancini – unico partito a battersi in Regione per garantire la tutela dei pescatori umbri e la valorizzazione di un settore fondamentale non solo per l’aspetto sportivo, ma anche per la promozione del territorio, la conservazione dell’ecosistema fluviale e per l’indotto economico generato. Grazie al nostro impegno, fin nei prossimi giorni potranno essere rilasciati in alcuni tratti dei fiumi Topino, Chiascio e Nera 18 quintali di trote fario provenienti da Borgo Cerreto e sarà consentito lo svolgimento di manifestazioni agonistiche che utilizzano trote iridee sterili in tre campi gara, di cui due sul fiume Topino e uno sul fiume Nera nell’area di Terni”.

“L’unico rammarico – concludono gli esponenti leghisti – è quello di aver perso due anni di tempo dietro a burocrazia e tabù ideologici, quando sarebbe bastato ascoltare la Lega, che su questa e molte altre questioni ha dimostrato di essere in grado di recepire le istanze del territorio, per garantire risposte immediate alle criticità”.

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