Non esistono atti della Regione Umbria a favore della sanità privata

Costituito il coordinamento regionale delle professioni sanitarie

“L’operato delle istituzioni è sotto gli occhi di tutti attraverso gli atti che vengono approvati. La voce dell’istituzione infatti, si fa sentire proprio attraverso le delibere e solo quei documenti possono essere condivisi o attaccati. Il segretario del PD, Enrico Letta, invece di fare propaganda davanti all’Azienda ospedaliera di Perugia, giocando su luoghi comuni che ormai sono diventati mantra a cui non crede più nessuno, mi porti gli atti approvati dalla Giunta Tesei a favore della sanità privata e magari ne possiamo pure parlare. Diversamente smettiamola di utilizzare il tema della sanità privata per ingenerare paura e sconforto nei cittadini e nelle famiglie che stanno rialzando la testa dopo 2 anni di pandemia che ha avuto gravi risvolti economici”, così l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.


“La coperta dello smantellamento della sanità pubblica ormai è diventata troppo corta e la sinistra rischia di rimanere un po’ allo scoperto, perché la verità è che abbiamo ereditato molti problemi in sanità e non diciamo, quando fa comodo, che andiamo a rinvangare fatti del passato. È stata propria la sinistra che ha gestito la “sperimentazione” decennale di Prosperius di Umbertide con un socio di maggioranza privato, mentre il pubblico deteneva la minoranza. La Regione Umbria a guida centrodestra è intervenuta con legge per riportare, nel rispetto delle norme, la maggioranza alla sanità pubblica. E ancora una volta parlano gli atti che sono pubblici e consultabili. La prossima volta quindi, il segretario del PD si informi meglio prima così magari potrà raccontare ai cittadini i fatti come stanno nella realtà”.

1 Commento

  1. Che la Sanità Umbra non sia al top non c’è dubbio e che i cittadini si rivolgano al privato per evitare lunghe attese è un fatto altrettanto incontestabile. Tuttavia, va messo in chiara luce che per porre rimedio agli errori del passato occorre molto tempo, un grande impegno di tutti gli operatori sanitari e notevoli risorse economiche. Distruggere è facile, ricostruire è un operazione che richiede tempo e denaro. Il Segretario PD dovrebbe ricordare che a partire dalla “disastrosa ammucchiata” del governo Monti, tutti i governi successivi guidati da Letta, da Renzi, da Gentiloni, da Conte 2 (in cui il PD per 10 anni è stato nella maggioranza di governo) hanno continuato a diminuire i fondi destinati alla Sanità.

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