Minaccia di morte la moglie e scaglia legna contro la figlia, denunciato 62enne
Insultata, minacciata di morte e aggredita con il manico di una scopa la moglie, presa per i capelli e trascinata a terra la figlia, che ha provato a difendere la mamma. Sono questi i reati che la Polizia di Stato contesta ad un uomo di 62 anni di Perugia.
di Lucrezia Fioretti
Il personale della Polizia di Stato di Perugia è intervenuto in un’abitazione nella zona dei Ponti dove era partita la segnalazione, da parte della donna, di questa violenta lite in famiglia. La vittima, del 1968, ha raccontato agli operatori che il marito, ormai da diverso tempo, faceva abuso di alcol e questo l’aveva portato ad essere più aggressivo nei suoi confronti, ma anche verso la figlia.
Figlia che, nel tentativo di difendere la madre – che era stata insultata, minacciata di morte, e fisicamente aggredita con un bastone della scopa – si è esposta alla furia del padre, che l’ha presa per i capelli, trascinata a terra e le ha scagliato contro tronchi di legna.
A calmare la rabbia dell’uomo solo l’intervento dell’altro figlio. Il padre ha poi accusato un malore ed è stato portato in ospedale dal personale del 188, intervenuto sul posto.
Il dramma, però, è continuato al ritorno a casa dell’aguzzino. Il 62enne, infatti, ha ripreso a minacciare e a insultare la moglie che, spaventata, ha deciso di passare la notte insieme alla figlia nella casa del suocero, poco distante. Ma non è bastato.
In piena notte, il personaggio è andato nuovamente in escandescenza e dopo avere raggiunto le due donne sotto casa del padre, ha iniziato a suonare il campanello e a bussare minacciandole di far saltare in aria l’abitazione con una bombola del gas. A quel punto, terrorizzata, la donna ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato. Grazie all’aiuto degli agenti, è riuscita a ricostruire tutte le aggressioni verbali e fisiche patite nel corso del tempo per mano del proprio coniuge.
La denuncia, formalizzata presso gli Uffici della Questura di Perugia, ha portato alla denuncia dell’uomo all’Autorità Giudiziaria per reati di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi e percosse.
Commenta per primo