L’Arcivescovo Maffeis Rivolge un Messaggio di Speranza per 2024
Nel pomeriggio del 31 dicembre, l’Arcivescovo Maffeis ha condiviso un messaggio augurale con la comunità diocesana di Perugia durante la celebrazione eucaristica, caratterizzata dal canto del Te Deum. Con uno sguardo retrospettivo sul 2023, l’arcivescovo ha affrontato tematiche come la guerra, le violenze e le sopraffazioni, riconoscendo come tali eventi abbiano oscurato l’anno con disincanto, pessimismo e paura.
Riflessioni sulla Speranza: Affrontando il contesto attuale, Maffeis ha invitato a guardare al futuro non come a una minaccia, ma come a una promessa, esortando a evitare la chiusura nel privato. Ha richiamato l’attenzione sulla figura di Maria, Giuseppe e i pastori, che, nonostante le preoccupazioni, hanno saputo riconoscere i segni della speranza nella Notte santa, mantenendo la fiducia nei giorni oscuri.
Custodire la Speranza: L’arcivescovo ha sottolineato l’importanza del verbo “custodire”, utilizzato da Maria nel suo cuore, come guida per affrontare le difficoltà. Ha esortato la comunità a trovare la forza per affrontare i problemi, invitando tutti a iniziare il nuovo anno ringraziando Dio per la sua fedeltà e misericordia.
Riconoscimento del Bene Sociale: Maffeis ha evidenziato la fedeltà di coloro che, nonostante le difficoltà, lavorano per il bene sociale e civile in settori come le istituzioni, la pubblica amministrazione, il lavoro, la sanità, la scuola e la cultura. Ha espresso gratitudine per la fede operosa di sacerdoti, religiosi e laici che dedicano tempo ed energie alla Chiesa.
Solidarietà e Fraternità: Il messaggio ha toccato il tema dell’amore nelle famiglie, sottolineando la condivisione di affetti, valori e significati come fondamentale per ogni relazione umana. Maffeis ha riconosciuto l’importanza dell’educazione e della solidarietà, incoraggiando tutti a fare la propria parte affinché nessuno si senta escluso dalla tavola della vita.
Evitare la Rassegnazione: L’arcivescovo ha sottolineato l’importanza di riconoscere e ringraziare per i segni di bene presenti, evitando la tentazione della rassegnazione. Ha invocato la benedizione di crescere nella fraternità, nell’ascolto reciproco e nelle decisioni condivise, seguendo le indicazioni sinodali.
Concludendo, Maffeis ha richiesto la benedizione divina affinché il volto di Dio, incarnato in Gesù, ispiri benevolenza verso gli altri, sottolineando l’invocazione di Papa Francesco per il disarmo e il dialogo come strumenti fondamentali per il rispetto e la pace tra i popoli.
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