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Art Bonus iniziano i lavori di restauro del Gonfalone di Perugia.
La donazione sarà dell’Istituto di Mediazione Linguistica
La donazione sarà dell’Istituto di Mediazione Linguistica che con la somma raggiunta procede al restauro del Gonfalone del Comune di Perugia grazie all’Art Bonus, erogazione liberale a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. L’erogazione è stata sancita con l’atto n. 3554 del 14 dicembre nel quale sono stati affidati i lavori di restauro del Gonfalone di Perugia e della scultura raffigurante un agnellino che si staccò da Palazzo dei Priori mesi fa.
Il Gonfalone verrà restaurato grazie alla donazione della mecenate Catia Caponecchi, direttrice del Corso di Laurea di Mediazione Linguistica, già mecenate per la Porta di San Girolamo nel 2016 con una erogazione di 40mila euro e, oggi, con l’erogazione di 6.600 euro.
“L’Istituto di Mediazione Linguistica – dichiara la direttrice Caponecchi – già donatore per la Porta di San Girolamo, ha deciso di donare per un simbolo importante della nostra città, il Gonfalone appunto. Come Istituto – prosegue – ci sentiamo parte di questa città e riteniamo utilissimo lo strumento dell’Art Bonus per ridare bellezza ai nostri monumenti. Ci piace anche condividere questo senso di responsabilità anche con tutti i nostri studenti”.
Il Gonfalone, con il grifo rampante coronato, è attualmente collocato presso il Corpo della Polizia locale di Madonna Alta in attesa di essere inviato al restauratore.
L’amministrazione comunale e lo staff Art Bonus Perugia ringraziano la direttrice Catia Caponecchi per la donazione di uno dei simboli più amati della città e i mecenati Mauro Chiancone, Nuvoletta Giugliarelli Mordivoglia e altri cittadini che hanno finanziato il restauro della scultura raffigurante un agnellino.
STORIA del GONFALONE
Lo storico gonfalone, uno dei più grandi d’Italia, ha una forma rettangolare e sul lato inferiore termina con tre code a taglio orizzontale. Tranne il lato superiore, munito di asole per il passaggio dell’asta di sostegno, tutti i margini sono ornati da una frangia dorata arricchita da nappe anche esse dorate, applicate sulle code del bordo inferiore. Al centro è collocata la figura del grifone rampante, coronato, su fondo rosso. Il manufatto è completato e ornato dal doppio cordone, dal nastro tricolore e dalla medaglia di onorificenza, tutti e tre applicati alla parte superiore dell’asta verticale. L’ostensione e il trasporto sono assicurati da un sistema di aste a croce: quella orizzontale è inserita nelle 5 asole del lato superiore, ed è sostenuta dall’elemento verticale tramite il gancio porta asta. Un sistema di cinture e cinghie di cuoio, indossate dal portatore, permette il trasporto del manufatto. L’asta verticale è completata dal puntale a forma di pugnale. Le iscrizioni sulla medaglia di onorificenza: sul recto l’effigie di profilo e l’iscrizione UMBERTO I RE D’ITALIA; sul verso A PERUGIA PEI FATTI GLORIOSI DEL 1859 circondata da tralci di alloro e quercia. Sulle due code del nastro tricolore, ricamata con filo dorato, l’iscrizione AUGUSTA PERUGIA.
INTERVENTO
Per il restauro del gonfalone sono previste le seguenti operazioni:
• Documentazione fotografica, con eventuale parziale elaborazione grafica, che segua tutta l’evoluzione delle operazioni e documenti lo stato di conservazione, le tecniche di esecuzione, le fasi conservative;
• Rimozione parziale delle cuciture (eventuale) e/o dei restauri precedenti, per permettere le operazioni di pulitura consolidamento;
• Aspiratura e microaspiratura da effettuarsi con apparecchi muniti di regolatore di pressione, con eventuali opportune protezioni della superficie;
• Preparazione alle fasi successive della pulitura (test di pulitura e di resistenza dei coloranti e delle fibre, protezione delle aree danneggiate o lacunose con adeguate protezioni);
• Rimozione degli aloni (in soluzione detergente acquosa, o con solventi, o mediante acqua micronizzata) e posiziona-mento, con eventuale utilizzo di tavolo a pressione;
• Tintura dei supporti. Da effettuarsi con coloranti sintetici premetalizzati, previa esecuzione di varie prove di tintura su campioni (riproducibili in percentuale su pezze di maggiori dimensioni).
Ogni bagno prevede tre ore di manodopera. La tintura si rende necessaria nelle zone interessate da lacune e mancanze per permettere la loro chiusura ottica.
Per saperne di più e come diventare mecenati di Art Bonus consultare il sito online
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