Accordo Bandecchi-Destra in Umbria: reazioni dal PD regionale

Il segretario Bori critica duramente l'intesa tra Bandecchi e la Destra

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foto repertorio

Accordo Bandecchi-Destra in Umbria: reazioni dal PD regionale

Il Partito Democratico ha espresso una dura condanna nei confronti dell’accordo politico siglato tra Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, e le forze di destra in Umbria. In una nota diffusa dal segretario regionale del PD, Tommaso Bori, si evidenzia come tale alleanza rappresenti un punto critico per la politica locale. Secondo Bori, questa mossa sarebbe sintomatica della disperazione della destra umbra, pronta a tutto pur di mantenere il potere, compreso il coinvolgimento di figure controverse come Bandecchi.

Bori sottolinea che l’intesa con Alleanza Popolare segna un passaggio delicato per la regione, indicando che l’attuale schieramento di destra sembra aver messo da parte ogni principio per rimanere ancorato ai propri ruoli. Il segretario del PD critica duramente l’alleanza, descrivendo il sindaco di Terni come una figura che non incarna i valori di rispetto e civiltà che dovrebbero caratterizzare l’amministrazione pubblica. Viene infatti ricordato come Bandecchi sia stato al centro di episodi di conflitto verbale e fisico, sia dentro che fuori il consiglio comunale.

In particolare, Bori punta il dito contro la presunta ipocrisia della destra, che, nonostante i contrasti interni e le tensioni passate, è ora pronta ad accettare un’alleanza con Bandecchi. Quest’ultimo viene definito “campione di sputi”, un riferimento al suo comportamento considerato aggressivo e inappropriato per il ruolo istituzionale che ricopre. Bori mette in evidenza come le fratture e i conflitti, che in passato si sono tradotti anche in scontri fisici tra membri della stessa coalizione, sembrano ora essere stati accantonati in nome di una convenienza politica.

Secondo il segretario del PD, questa alleanza non mira al bene della regione, ma risponde esclusivamente alla necessità di sopravvivenza politica del fronte di destra. L’adesione di Bandecchi alla candidatura di Donatella Tesei è interpretata come un tentativo di mascherare le debolezze di un blocco politico che, a detta di Bori, sta cercando di nascondere le proprie fragilità dietro accordi strategici.

Il Partito Democratico e l’intera coalizione del Patto Avanti si oppongono fermamente a questo approccio politico, sostenendo che il loro obiettivo sia quello di costruire un’Umbria inclusiva e orientata al futuro, lontana dalle dinamiche di conflitto e polemica. Secondo Bori, è fondamentale che la regione si distanzi da pratiche politiche divisive e conflittuali, che rischiano di compromettere lo sviluppo e il benessere della comunità.

Nella sua dichiarazione, Bori invita i cittadini umbri a riflettere attentamente sulle scelte politiche da compiere in questo momento delicato. Per il segretario del PD, l’Umbria necessita di un governo serio e competente, che si impegni per il bene della collettività e non per garantire la sopravvivenza politica di una coalizione. La sua critica è rivolta a chi, secondo lui, utilizza la polemica e le provocazioni come strumenti per raccogliere consensi, anziché lavorare concretamente per migliorare la regione.

Il PD ribadisce quindi la necessità di unire le forze per promuovere una visione politica che metta al centro le persone, le idee e lo sviluppo di una comunità inclusiva. Il Partito Democratico si pone l’obiettivo di contrastare la deriva della destra, che, secondo Bori, ha scelto una via di conflitto e aggressione politica per consolidare il proprio potere.

Infine, Bori conclude il suo intervento esortando i cittadini a scegliere con attenzione chi vogliono al proprio fianco per affrontare le sfide future. Per il segretario del PD, l’Umbria merita un’amministrazione seria, capace di guardare al bene collettivo, senza cedere alle logiche di provocazione e conflitto che caratterizzano, a suo dire, l’attuale destra.

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