Umbria al centro del Giubileo e del Cantico delle Creature
Umbria al centro – Nel 2025, l’Umbria diventerà protagonista di due importanti ricorrenze: il Giubileo indetto da Papa Francesco e l’ottavo centenario del Cantico delle Creature, composto da san Francesco d’Assisi nel 1225. Per celebrare questi eventi, è stata inaugurata ieri a Palazzo della Minerva, a Roma, la mostra “San Francesco, tra Cimabue e Perugino”, un’iniziativa voluta dal Senato della Repubblica e curata dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.
La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo 2025 e rappresenta un ponte tra arte, fede e cultura. Durante l’inaugurazione, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha sottolineato il significato simbolico dell’evento. Presenti anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e rappresentanti della comunità francescana, tra cui fr. Francesco Piloni, Ministro della Provincia Serafica, e fr. Massimo Travascio, Custode della Fraternità della Porziuncola.
Contesto storico e obiettivi
L’esposizione si inserisce in un periodo di grande rilevanza storica e spirituale, segnato dalla chiusura dell’ottavo centenario delle Stimmate di san Francesco nel 2024 e dall’avvio dell’Anno Giubilare nel 2025. Inoltre, l’ottavo centenario del Cantico delle Creature sarà ufficialmente celebrato l’11 gennaio 2025 ad Assisi.
La mostra è frutto di una collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Direzione regionale Musei Nazionali Umbria, la Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco, la Provincia Serafica di San Francesco dell’Umbria e altri enti locali, con il contributo della Fondazione Perugia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. L’obiettivo principale è raccontare l’evoluzione dell’iconografia di san Francesco tra Medioevo e Rinascimento, sottolineando il suo ruolo nella definizione dell’identità italiana.
Opere in mostra
Tra i capolavori esposti spiccano l’effigie di san Francesco di Cimabue, proveniente dal Museo della Porziuncola, e la Chartula del Sacro Convento di Assisi, una rara pergamena autografa del Santo scritta nel 1224 dopo l’impressione delle stimmate. Accanto a questi tesori, si possono ammirare opere di maestri come Perugino, Benozzo Gozzoli, Taddeo di Bartolo e Niccolò di Liberatore, che testimoniano l’evoluzione dell’arte francescana.
Dichiarazioni
Durante la cerimonia, Mons. Rino Fisichella, incaricato papale per il Giubileo, ha evidenziato il legame tra fede e cultura, affermando: «A poche ore dall’inizio del Giubileo, questa mostra evidenzia come il Giubileo sia cultura». Anche il presidente del Senato, La Russa, ha commentato l’importanza di offrire al pubblico un’occasione unica per ammirare opere di artisti come Cimabue e Perugino.
Un evento per l’Umbria e il mondo
La mostra rappresenta un’occasione unica per valorizzare l’Umbria come crocevia di arte e spiritualità. Con il Giubileo e le celebrazioni del Cantico delle Creature, il territorio umbro si prepara a ospitare iniziative di grande richiamo internazionale, consolidando il legame tra storia, cultura e fede.
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