Servizi museali a rischio: 24 lavoratori in agitazione a Spoleto

La Filcams Cgil Perugia denuncia l'incertezza sul futuro di 24 dipendenti

Servizi museali a rischio: 24 lavoratori in agitazione a Spoleto

Servizi museali a rischio – La Filcams Cgil di Perugia lancia l’allarme per il futuro di 24 lavoratori impegnati nei servizi museali e di valorizzazione del territorio di Spoleto. Tra i luoghi interessati figura la Rocca Albornoz, storico simbolo culturale della città. Il contratto di proroga per l’appalto dei servizi è in scadenza e la recente gara indetta è andata deserta, causando un grave stallo.

La situazione rischia di compromettere non solo la stabilità occupazionale, ma anche la qualità dei servizi offerti. I lavoratori, alcuni dei quali vantano decenni di esperienza, hanno contribuito con competenza e dedizione alla fruizione del patrimonio culturale. L’incertezza attuale minaccia di disperdere tali professionalità, con conseguenze dirette sulla gestione e sull’accessibilità dei siti culturali, tanto per i cittadini quanto per i turisti.

La Filcams Cgil Perugia denuncia l’incertezza sul futuro di 24 dipendenti dei servizi culturali di Spoleto, tra cui la Rocca Albornoz. La gara d’appalto deserta e l’assenza di soluzioni mettono in pericolo occupazione e qualità dei servizi, aprendo uno stato di agitazione. Appello al Comune per un intervento immediato a tutela dei lavoratori e del patrimonio storico.

In risposta, la Filcams Cgil ha proclamato lo stato di agitazione, sottolineando la necessità di una soluzione tempestiva da parte del Comune di Spoleto. “È fondamentale garantire la continuità occupazionale per i lavoratori e preservare la qualità dei servizi museali”, si legge nella nota diffusa dal sindacato. La richiesta principale è un incontro urgente con l’amministrazione comunale per individuare soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro e valorizzino il patrimonio culturale della città.

La Rocca Albornoz, in particolare, è un esempio di gestione virtuosa che rischia di essere compromessa. La perdita di figure qualificate comprometterebbe non solo la continuità del servizio, ma anche l’esperienza dei visitatori e l’immagine culturale di Spoleto.

La Filcams Cgil avverte che, in assenza di interventi concreti, non esclude azioni di protesta più incisive per tutelare i diritti dei lavoratori. L’appello è rivolto anche alle istituzioni locali e nazionali affinché non si lascino decadere risorse e competenze fondamentali per il settore culturale e turistico della città.

Il sindacato ribadisce che il patrimonio storico-culturale deve essere una priorità. La soluzione deve garantire continuità operativa, salvaguardando sia i lavoratori che il diritto della comunità di usufruire di servizi di alta qualità.

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