Restauro acquedotto medievale fuori dalle mura, a breve la firma dell’accordo con ministero

Restauro acquedotto medievale fuori dalle mura, a breve la firma dell’accordo con ministero
Foto Cesare Barbanera

Restauro acquedotto medievale fuori dalle mura, a breve la firma dell’accordo con ministero

Passo avanti decisivo per il recupero e la valorizzazione di un tratto dell’acquedotto medievale fuori dalle mura del centro storico. Su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Francesco Zuccherini, infatti, la giunta comunale, nella seduta del 31 luglio, ha dato il via libera allo schema di accordo istituzionale che consentirà i lavori di consolidamento e restauro di uno dei monumenti più rilevanti della città.

“Siamo soddisfatti di aver approvato un protocollo che realizza volontà e progetti partiti dal basso – è il commento dell’assessore Zuccherini -. Da quando le associazioni del territorio hanno iniziato a organizzare visite ai resti dell’acquedotto, molte persone si sono avvicinate a queste attività e con grande trasporto partecipano agli incontri. Una bellissima esperienza che, con i finanziamenti che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti elargirà per un totale di 900mila euro (50mila per ciascuna delle annualità 2024 e 2025 e la restante somma in quelle successive), ci porterà a riqualificare un bene storico tra i più belli di Perugia”.

La convenzione – prosegue Zuccherini – sarà firmata dalla sindaca Vittoria Ferdinandi, da subito molto interessata alla vicenda e attenta alle istanze espresse dai cittadini, per conto del Comune in quanto ente proprietario, dal Ministero-Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per Toscana, Marche e Umbria, che curerà la redazione della progettazione e assumerà le funzioni di stazione appaltante, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, e Paesaggio dell’Umbria, in quanto amministrazione preposta alla tutela del bene monumentale.

“Così sarà formalizzata la cooperazione interistituzionale volta ad attuare l’intervento che, a questo punto, sarà inserito anche nel documento unico di programmazione del Comune”, precisa l’assessore ai lavori pubblici.

“A questo risultato – rimarca ancora – si giunge grazie alla tenacia di tante associazioni e cittadini che hanno sensibilizzato le istituzioni sulla necessità di salvaguardare l’antico acquedotto e di stanziare risorse a tale scopo”.

Risale infatti al 2022 la proposta trasmessa al Comune da parte di diverse realtà, tra cui Circolo Ponte d’Oddi, Centro Socio Culturale Montegrillo, Associazione per il Parco del Rio e del Bulagaio, Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, Associazione Vivi il Borgo, Associazione Culturale Monti del Tezio, Club Alpino Italiano Sezione di Perugia “G. Bellucci”, insieme ad alcuni privati cittadini, per salvare dal degrado il bene monumentale, in particolare le arcate del Monte Spinello, delle Piagge e di Ponte d’Oddi, nonché per l’individuazione di manufatti presumibilmente ancora esistenti e attualmente interrati (ad esempio le arcate di Monteripido e di San Matteo) e per la sistemazione dei sentieri e percorsi esistenti con la relativa segnaletica e la realizzazione di nuovi tratti lungo tutto il tracciato.

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