Perugia del Ventennio fascista, il nuovo volume di Intermedia Edizioni

"Petto di Ferro": la storia di Pietro Carlani tra Perugia e il fascismo

Perugia del Ventennio fascista, il nuovo volume Intermedia Edizioni

Perugia del Ventennio fascista, il nuovo volume di Intermedia Edizioni

Perugia del Ventennio – Il 6 dicembre 2024 sarà distribuito a livello nazionale il tredicesimo volume della collana “Conoscere Perugia” della casa editrice Intermedia Edizioni, che racconta la storia di Pietro Carlani, un personaggio di spicco nella Perugia del Ventennio fascista. Il volume, dal titolo “Petto di Ferro. La storia romanzesca di Pietro Carlani nella Perugia del Ventennio”, si inserisce nella serie diretta da Marco Nicoletti, che dal 2021 ha pubblicato numerosi testi sulla storia, l’arte e la cultura del capoluogo umbro.

L’idea di scrivere questo libro nasce dal ritrovamento casuale di alcune carte di famiglia, rinvenute da Roberto Binazzi, medico ortopedico perugino, che raccontano la vicenda del nonno materno, Pietro Carlani, noto anche come “**Petto di Ferro” per la sua forza fisica”. La storia narra la sua carriera militare e politica, e le sue esperienze durante le guerre. Carlani proveniva da un piccolo paese umbro e dopo aver preso parte alla guerra italo-libica e alla Prima Guerra Mondiale, divenne una figura rilevante a Perugia. In particolare, la sua carriera come amministratore della Provincia di Perugia lo vide impegnato in numerosi progetti che trasformarono il volto della città tra gli anni 1930 e 1934.

Il periodo del “quadriennio d’oro” vide Pietro Carlani insieme al Podestà di Perugia Giovanni Buitoni, realizzare importanti opere, tra cui la costruzione dell’acquedotto dello Scirca, del Dispensario anti-tubercolare, dell’ospedale Grocco, del Mercato Coperto e il rifacimento del sistema fognario cittadino. Grazie a questi progetti, la città medievale di Perugia si trasformò in un moderno centro urbano.

Tuttavia, questo attivismo suscitò l’invidia e l’ostilità di alcuni esponenti del Partito Nazionale Fascista (PNF), che portarono alla fuga di Giovanni Buitoni in Francia, mentre Carlani riuscì a mantenere la sua posizione come preside della Provincia di Perugia. La storia si intreccia con documenti di prima mano che rivelano gli intrighi tra le figure locali e quelle del Governo fascista, in particolare con Giovanni Starace, che prese di mira Carlani.

Nel 1940, su invito del Prefetto di Bolzano, Agostino Podestà, Carlani si trasferì in Alto Adige per sedare i disordini tra i tedescofoni favorevoli a Hitler e quelli che desideravano rimanere fedeli all’Italia. La sua carriera prese una piega decisiva dopo l’8 settembre 1943, quando, sfuggito all’arresto da parte delle forze tedesche a Bologna, Carlani si rifugiò in Umbria per occuparsi delle sue proprietà agricole. In questi anni, consolidò il suo legame con la Famiglia Savoia-Aosta, con la quale aveva iniziato un lungo sodalizio ai tempi dell’Accademia Navale di Livorno, in particolare con Aimone di Savoia, cadetto dell’Accademia.

Il volume, che ricostruisce in modo romanzato ma documentato la vita di Pietro Carlani, sarà presentato il 7 dicembre 2024, alle ore 17:00, nella chiesa di Sant’Ercolano a Perugia. Durante l’evento, interverranno l’architetto Michele Bilancia, il magistrato Giuseppe Severini e lo storico Leonardo Varasano, per discutere del contenuto del libro e della sua importanza storica.

La pubblicazione offre uno spunto di riflessione sulla Perugia del fascismo, ma anche sulle figure che hanno segnato la storia della città e della regione durante gli anni più bui del XX secolo.

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