Umbria Jazz Winter#28 a Orvieto dal 29 dicembre al 2 gennaio
Umbria Jazz Winter #27, quella del 2019-2020, è stata l’ultima manifestazione di Umbria Jazz a svolgersi in modo “normale”, senza dovere pagare un prezzo a cancellazioni, ridimensionamenti e costrizioni imposte dalla pandemia. Umbria Jazz Winter #28 è la prima a tornare alla consueta formula. A Orvieto si era interrotta la normalità, e da Orvieto si riprende.
Fonte: Ufficio stampa
Umbria Jazz
Umbria Jazz Winter offre al suo pubblico ben cinquanta eventi in cinque giorni di Festival, con un programma che comincia in tarda mattinata e finisce alle ore piccole. Sono di scena diciassette band, in grandissima parte residenti, per un totale di oltre ottanta musicisti sul palco. Ci saranno i consueti spazi, dal Teatro Mancinelli al Palazzo del Capitano del Popolo, dal Museo Emilio Greco al Palazzo dei Sette. Ci saranno i Jazz Lunch e i Jazz Dinner e due cenoni di fine anno al ritmo del jazz. Non mancherà la street parade della marching band – Funk Off, come da tradizione – che da sola significa festa e buonumore.
Ovviamente, e soprattutto, ci sarà un cartellone che per qualità è all’altezza della tradizione del Festival, con eventi esclusivi ed artisti ai vertici della scena jazz internazionale.
Ogni sforzo è stato compiuto dalla Fondazione Umbria Jazz e dalle Istituzioni per realizzare un Festival degno della ripartenza.
Orvieto torna ad essere la vetrina invernale dell’Umbria con quel mix di cultura, spettacolo, socialità e turismo che rappresenta un tassello imprescindibile dell’identità regionale.
GLI ARTISTI DI UJW
- LA CHITARRA
Il cartellone presenta innanzi tutto un grande evento: il nuovo progetto di Bill Frisell, uno degli artisti più innovativi della scena contemporanea, con la Umbria Jazz Orchestra e con la direzione di un luminare dell’orchestrazione, in particolare delle grandi formazioni, Michael Gibbs.
Il progetto è una produzione esclusiva di Umbria Jazz. Frisell sarà anche protagonista di una solo performance.
Sempre in tema di chitarra, ascolteremo il solitario omaggio di Lionel Loueke a quello che lo stesso Loueke definisce il suo mentore, Herbie Hancock. E un altro grande chitarrista, il brasiliano Romero Lubambo, fa parte del trio di Sarah McKenzie, elegante cantante/pianista che nel suo periodo formativo ha fatto esperienza anche nelle Clinics di Umbria Jazz, con il virtuoso del violoncello, anche lui brasiliano, Jaques Morelenbaum. Tre artisti il cui collante è un approccio raffinato e non convenzionale alla canzone.
Due chitarre anche nel trio Accordi Disaccordi, vecchia conoscenza di Umbria Jazz, che si presenta con ospite speciale la violinista Anais Drago.
- LA CANZONE, PAROLE E MUSICA
Un filo conduttore è la forma canzone, declinata sia come vocalità che nella traduzione strumentale.
Sofisticato cantante è Allan Harris, con la band che ha prodotto il suo ultimo disco, in cui rende omaggio, anche attraverso ricordi familiari, alla Harlem degli anni ‘50-‘60.
Aria di famiglia, con il quintetto di Giovanni Tommaso e sua figlia Jasmine, vocalista affermatasi sulla scena californiana. In programma, canzoni evergreen italiane e americane.
Ancora canzoni con il duo Luca Aquino – Giovanni Guidi, che così commenta il progetto: “Desideravamo suonare delle belle melodie, semplici e farle nostre: così nasce questo duo, in modo naturale e sincero”.
Per finire, un garbato intrattenitore quanto solido musicista: è Nick The Nightfly, che con il suo quintetto ripropone un lungo itinerario musicale che va dalle hit degli anni d’oro del jazz fino alle canzoni di Sting.
- UNA LEGGENDA DEL JAZZ
Un mito vivente del jazz è George Cables, hard bopper di grande tradizione e testimone diretto (lui c’era!) di alcune delle più grandi band del jazz. A Orvieto sarà con il trio (con ospite speciale il sax di Piero Odorici) e nella sempre suggestiva formula del duo pianistico. Il suo partner è Sullivan Fortner, di parecchi anni più giovane, uno dei trentenni di successo dell’attuale scena del jazz. Fortner sarà anche protagonista di alcune solo piano performance.
- IL GRANDE JAZZ ITALIANO
E il grande jazz italiano?
“Al Gir dal Bughi” è il titolo del progetto che rivede insieme Dino Piana ed Enrico Rava, per un omaggio al trombonista che è stato uno dei padri del jazz moderno in Italia.
Importante lo spazio riservato a Francesco Bearzatti, con due band: il Tinissima Quartet che presenta il suo recente “Zorro”, ed un quartetto completamente diverso per un rivisitazione della musica del grande ma sottovalutato Tony Scott.
- IL SOUL DELLA TRADIZIONE
Infine, lo spazio della Black Music che in Umbria Jazz non manca mai. È la band di Anthony Paule, nata con il proposito di mantenere vivo il soul che si suonava una volta. Buona idea, perché quella musica resta insuperata e ha ispirato le generazioni più giovani.
- UJ4KIDS, RIFLETTORI ACCESI SULLA DIDATTICA MUSICALE
Torna a Orvieto UJ4KIDS, anche con l’obiettivo di riaccendere i riflettori sull’insegnamento musicale che la pandemia ha fortemente penalizzato. Sono in programma esibizioni degli allievi di alcune delle scuole di musica coinvolte nel progetto “Improvvisazioni”, e due repliche della storia musicale per bambini “Lazzaro ed i suoni del vento”, liberamente ispirata al film “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher.
La Fondazione Umbria Jazz consegnerà in una cerimonia a tutti i ventitré Istituti di indirizzo musicale umbri una tromba, strumento iconico del jazz (i primi grandi solisti agli albori del jazz furono trombettisti). Un gesto simbolico e concreto nello stesso tempo, in linea con la politica della Fondazione di promuovere l’insegnamento musicale nella regione.
- COLLABORAZIONE UMBRIA JAZZ – SOCIETÀ AQUILANA DEI CONCERTI “Natale in Jazz” è la manifestazione che la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” terrà nella città abruzzese in collaborazione con Umbria Jazz.
Dal 28 al 30 dicembre si esibiranno alcuni artisti presenti anche a Orvieto: Giovanni Guidi, Bill Frisell Trio & Umbria Jazz Orchestra, Francesco Bearzatti Tinissima Quartet.
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