Trio di Parma, primo concerto della Stagione musicale al Teatro Cucinelli

Trio di Parma, primo concerto della Stagione musicale al Teatro Cucinelli

Per il primo appuntamento della Stagione musicale al Teatro Cucinelli di Solomeo sarà ospite una delle più acclamate formazioni cameristiche, il TRIO DI PARMA, che si è imposto ad un pubblico internazionale come degno successore del leggendario Trio di Trieste. Il Trio, che si compone del violinista Ivan Rabaglia, del pianista Alberto Miodini e del violoncellista Enrico Bronzi, attuale direttore artistico della Fondazione Perugia Musica Classica onlus, presenterà a Solomeo un programma interamente dedicato al più grande compositore boemo, Antonín Dvořák, di cui ascolteremo il Trio n. 1 in si bemolle maggiore op. 21 e lo splendido Trio n. 4 in mi minore op. 90 detto «Dumky», per il suo richiamo a motivi popolari boemi.

Il concerto si terrà domenica 3 novembre 2019 alle ore 17:30 al Teatro Cucinelli di Solomeo.


Per il concerto al Teatro Cucinelli di Solomeo il Trio di Parma si dedicherà dunque alla ricca produzione cameristica di Antonín Dvořák.  Dei quattro Trii con pianoforte scritti dal compositore boemo, ascolteremo il primo, Trio n. 1 in si bemolle maggiore op. 21 e l’ultimo, il Trio n. 4 in mi minore op. 90 «Dumky».

Tra la composizione del primo e dell’ultimo Trio, trascorsero circa quindici anni, che diedero la possibilità a Dvořák di maturare il proprio stile, personalissimo e fortemente influenzato dai ritmi e dalle melodie della sua terra.

Così l’impianto ancora «classico» del Trio op. 21  ha lasciato spazio alle sei ballate «dumky» del magnifico Trio op. 90 e al suo stile poetico talvolta nostalgico e triste, talvolta spigliato e leggero.


Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 in seno al Conservatorio «A. Boito» di Parma. Successivamente il Trio ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 è stato scelto per partecipare all’Isaac Stern Chamber Music Workshop presso la Carnegie Hall di New York.

Il Trio di Parma ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le affermazioni al Concorso Internazionale «Vittorio Gui» di Firenze, al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre nel 1994 l’Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio di Parma il «Premio Abbiati» quale miglior complesso cameristico.

Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia e all’estero. Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Alessandro Carbonare e Eduard Brunner; ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per numerose emittenti estere. Il Trio, oltre ad un impegno didattico costante nei Conservatori di Novara, Mantova e al Mozarteum di Salisburgo, tiene corsi di musica da camera alla Scuola di Musica di Fiesole.


Oltre alla stagione concertistica 2019-2020 che aprirà al Teatro Cucinelli il prossimo 3 novembre,  la Fondazione Federica e Brunello Cucinelli ha pensato ad una serie di nuovi  appuntamenti che si svolgeranno nella sala dell’Accademia Neoumanista e nella Chiesa di S. Bartolomeo.

Musica nella liturgia
nella chiesa di San Bartolomeo, in occasione delle principali ricorrenze, la Santa Messa Festiva verrà celebrata con un accompagnamento di strumenti, voci e musiche organistiche.
Una serie di 8 appuntamenti per ricollocare l’organo nel suo contesto tipico, quello della Liturgia che, come scrive Antegnati, è quello “di rispondere, a guisa di chierico, al sacerdote celebrante” (Costanzo Antegnati, Arte Organica, 1608).
I musicisti eseguiranno brani all’inizio della Santa Messa (non un brano di introduzione, ma una sequenza, una breve esecuzione concertistica che introdurrà il Rito, di circa 30 minuti), all’Offertorio, alla Comunione e alla conclusione del Rito, accompagnando, inoltre, il canto dell’Assemblea.

Il primo appuntamento è per venerdì 1 novembre alle ore 10.30 in occasione della messa di OGNISSANTI con Mario Caldonazzi (tromba) e Fabio Mattivi (trombone)

Storia, musica, parole in circolo

Saranno quattro incontri di approfondimento storico-musicologico a carattere divulgativo, che si terranno dal 9 novembre al 20 giugno presso l’Accademia neoumanistica di Solomeo.

Quattro appuntamenti di diverso carattere che nascono dall’idea di ampliare lo spazio che durante il festival estivo viene da sempre dedicato alla presentazione dei programmi e che ha sempre ottenuto un fortissimo apprezzamento.

Storia, musica, parole in circolo”, fortemente voluta dal direttore artistico Fabio Ciofini e curata da Silvia Paparelli, pianista e musicologa che da anni collabora con la Fondazione Cucinelli, proporrà in quattro sabato pomeriggio, occasioni di ascolto e approfondimento caratterizzate da una forte valenza divulgativa e dall’intento di avvicinare il pubblico informalmente in un’atmosfera salottiera: appuntamenti per leggere la musica (ma anche per leggere di musica), per festeggiare il “compleanno” di J.S. Bach, per approfondire un programma concertistico, per analizzare una partitura poco nota, arricchiti da presenze illustri, chiamate a un dialogo sul tema e a qualche sorpresa estemporanea. Tutti gli appuntamenti avranno luogo alle ore 17.30 presso la bella sala dell’Accademia neoumanistica di Solomeo. L’ingresso è gratuito.

Ospite d’eccezione del primo appuntamento di sabato 9 novembre (Leggere di musica, “rassegna nella rassegna” dedicata alla presentazione di libri di argomento musicale) è Andrea Tarabbia, appena affermatosi come vincitore del Premio Campiello 2019 con il suo recentissimo “Madrigale senza suono” (ed. Bollati Boringhieri), romanzo che, tra realtà storica e finzione letteraria, torna sulla figura di Gesualdo da Venosa, il principe madrigalista, macchiatosi di un duplice omicidio per gelosia. Personaggio controverso e scomodo, Gesualdo è stato musicista raffinato e avveniristico, libero dalle leggi del mercato, vero e proprio mito per i compositori del ‘900, Stravinskij in primis. Di Gesualdo, della sua musica e di come la sua complessità abbia trovato uno “specchio” nel romanzo, raffinato e godibilissimo, di Tarabbia ne parleranno, a due voci, Silvia Paparelli e Andrea Tarabbia stesso, graditissimo ospite di questo primo appuntamento.

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