Quartetto Viotti UmbriaEnsemble al Regio di Parma
E’ in uno storico tempio della lirica, il Teatro Regio di Parma, che il Quartetto Viotti porta le opere da camera di due grandi del Classicismo musicale: Mozart e Viotti. Domenica 22 Maggio, dalle ore 11, il Quartetto Viotti (Franco Mezzena e Nancy Barnaba, violini; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello) insieme con il clarinettista Claudio Mansutti saranno i protagonisti del Concerto inaugurale della quarta edizione della rassegna “Musica in Circolo”, che è organizzata dall’Associazione Rinascimento2.0 e dal Teatro Regio di Parma e che ospita nel suo cartellone i più interessanti nomi del concertismo italiano.
Uno scrigno di rara bellezza per questo nuovo appuntamento del “Progetto Viotti”che l’omonimo quartetto onora con Concerti, spettacoli teatrali e registrazioni discografiche: il Teatro Regio di Parma nacque nei primi anni del XIX° secolo per volere di Maria Luigia d’Austria, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, che riteneva ormai inadeguato lo spazio del Teatro Farnese rispetto alle esigenze ed al gusto suoi personali e di una città già allora profondamente sensibile ed appassionata di Arte e di Musica.
In particolare, nella Sala del Ridotto – dove tradizionalmente si tengono i Concerti – era il trono della Duchessa che poteva accedere alla Sala direttamente dal Palazzo Ducale; ed è proprio in questa Sala che il Quartetto Viotti si esibirà Domenica mattina nel Concerto inaugurale della stagione. Sotto le volte decorate con gusto neoclassico e affrescate con soggetti mitologi a tema musicale da Azzi, Cocchi e Campana, in perfetta coerenza stilistica risuoneranno le musiche di Viotti e Mozart, messi a confronto con due opere rappresentative della piena maturità di entrambi i compositori: il Quartetto Concertante n°2 in Sib Magg. per Archi di Viotti ed il famosissimo Quintetto in La Magg. K581 per Quartetto d’Archi e Clarinetto di Mozart. Un’occasione raffinata per godere in un contesto privilegiato di un repertorio insuperabile, capace di aprire una dimensione dello spirito elevata.
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