Matthew Whitaker, astro nascente del jazz, al Brufani per la stagione del Jazz Club Perugia

Il pianista del New Jersey suonerà in trio con Sipho Kunene e Matt Oestreicher

Matthew Whitaker, astro nascente del jazz, al Brufani per la stagione del Jazz Club Perugia

Matthew Whitaker, astro nascente del jazz, al Brufani per la stagione del Jazz Club Perugia

PERUGIA – Tutto cominciò con una tastiera Yamaha regalatagli dal nonno. Matthew Whitaker nasce e vive circondato dalla musica, nel 2001 a Hackensack nello stato americano del New Jersey. Lui, il suo piano, Sipho Kunene alla batteria e Matt Oestreicher alla chitarra, saranno sul palco della Sala Raffaello dell’Hotel Brufani di Perugia, venerdì 10 novembre 2017 alle 21,30.

Matthew è cieco sin dai suoi primi anni di vita, ma questo non gli impedisce affatto di dominare la tastiera e di fondere stili e compositori diversi. Ha un talento istintivo per l’improvvisazione e questo, pur avendo appena sedici anni, fa di lui un jazzista di caratura mondiale. Ha cominciato come autodidatta approcciando all’organo Hammond B3! Quattro anni dopo, è diventato l’artista più giovane ad essere “Certificato” dalla prestigiosa casa fondata da Laurens Hammond nei suoi oltre 80 anni di storia. Attualmente studia pianoforte classico e batteria presso la Filomen M. D’Agostino Greenberg Music School alla Lighthouse Guild di New York.

L’unica scuola di musica comunitaria per non vedenti e frequenta il Precollege Jazz Program alla Manhattan School of Music. Pensate a 9 anni è stato invitato ad esibirsi alla celebrazione dell’ammissione di Stevie Wonder alla “Hall of Fame” dell’Apollo Theater di New York. Di quell’incontro, con una tra le più grandi voci mondiali della black music, Matthew ricorda un’armonica che Wonder gli ha regalato.

“Quasi – scrive Giancarlo Donadio – una sorta di passaggio di testimone tra un enfant prodige degli anni cinquanta, e un talento di oggi dalla breve ma già luminosa carriera”.  «Amo il suono delle pentole – dice di sé Matthew Whitaker -, amo quello del motore delle macchine, delle metro, degli autobus. Amo il suono dei passi della gente, delle loro parole. Amo il suono delle macchine da scrivere, delle fotocopiatrici. La musica è dappertutto! La terra è un magnifico cerchio di suoni e io sono al centro».

Al buio, senza vista, Matthew ha saputo sostituire la luce e i colori, al conforto dei suoni del mondo. In altre parole, è riuscito a trovare la giusta chiave per sopperire ad una sua mancanza.  “È stato un privilegio presentarlo all’Apollo – ha detto di lui Night Amateur, Marion J. Caffey -, è in possesso di doni meravigliosi, suona con gioia e in sintonia con il mondo”. Whitaker è stato nominato “Artista Yamaha” a 15 anni, diventando il più giovane musicista ad unirsi al gruppo “stellare” di pianisti jazz riconosciuto dalla casa nipponica (fonte matthewwhitaker.net).

Matthew ha anche ricevuto un importante riconoscimento anche dall’Harlem International Film Festival, che lo ha nominato “Most Remarkable Young Person on Screen” (“Più notevole giovane sullo schermo”).  Nel 2016 ha vinto il popolare show musicale della Fox “Showtime at Apollo” e nel gennaio 2017 è stato inserito nella speciale classifica del “New Jersey by The Record” come uno dei 17 artisti emergenti da tenere d’occhio. Insomma un “campione” in tutti i sensi!

C’è poi da tenere in considerazione il fatto che ha già al suo attivo una lunga serie di prestigiose collaborazioni con artisti come: Ray Chew, Christian McBride, Lonnie Smith, Rhoda Scott, Cameron Carpenter, Regina Carter, Jon Batiste, Cory Henry, Marc Cary, Arturo O’Farrill, James Carter, Roy Ayers, DD Jackson, The New York Pops Orchestra e con Hamiet Bluiett e il suo Bio-Electric Ensemble. Havelock Nelson, dell’Huffington Post, scrisse che Whitaker a 15 anni stupì tutti al concerto nella sala da ballo della Highline di Manhattan.

Era la serata di beneficenza della Scuola di Arti di Harlem, scrive il giornalista, e direttore musicale disse di lui: “Quel ragazzo ha portato lo spirito santo su questa serata!”. Pensate un po’, dunque, dopo aver giocato un po’ con la tastiera Yamaha regalata dal nonno, almeno stando a quanto raccontano i genitori di Matterw, Moses e May Whitaker, fu in grado di suonare le ninna nanna che gli cantavano per farlo dormire.

La magia è che nessuno gli aveva insegnato come si dovesse fare. L’appuntamento con questo straordinario concerto, quindi, sarà il “solito”, ore 21,30 per il concerto. Alle 20,30, invece, per chi vorrà gustare le prelibatezze gastronomiche di Gaggi & Gaggi e i vini della cantina Madrevite. Biglietto 20 euro. (Marcello Migliosi)

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