Condivisione dei cartelloni musicali tra Cucinelli e Perugia musica classica

L’auspicio è che, in futuro, si possa giungere ad un’offerta musicale regionale, in cui gli operatori possano offrire una Stagione complessiva di alti contenuti artistici

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Condivisione dei cartelloni musicali tra Cucinelli e Perugia musica classica

La Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e la Fondazione Perugia Musica Classica Onlus, stipulando un accordo che apre alla condivisione dei cartelloni e della progettazione, offrono un inedito modello di rafforzamento dell’offerta musicale in Umbria, il meglio di un dialogo operoso fra istituzioni importanti, che perseguono i medesimi obiettivi artistici su un percorso comune.

Le Stagioni dei concerti del Teatro Cucinelli e degli Amici della Musica di Perugia, pur nella rispettiva identità di programmazione artistica, si presenteranno dalla Stagione 2017/2018 integrate con un calendario unificato e una comunicazione reciproca

L’accordo è stato reso possibile grazie alla capacità di dialogo fra le due istituzioni a vantaggio del pubblico degli appassionati della musica e alla comunione di vedute artistiche, frutto di una reciproca stima fra i responsabili della programmazione. Le due direzioni artistiche, che già operavano in piena «sintonia», prestando massima attenzione ai rispettivi cartelloni, onde evitare la concomitanza di date, hanno trasformato questa «collaborazione» in una più fruttuosa sinergia che oggi sfocia nella firma di una convenzione per la gestione dei due cartelloni con il risultato di offrire al pubblico umbro una Stagione «globale» ancora più ricca.

Tra i vari intenti c’è sicuramente quello di «produrre» concerti insieme (si pensa all’inaugurazione congiunta delle rispettive Stagioni musicali 2017/2018), di valorizzare le realtà musicali umbre di prestigio, di coordinarsi con le altre Associazioni regionali che operano nel settore musicale.

In un momento in cui la Cultura, sempre per prima, è penalizzata dalla contingente situazione economica, non si può non accogliere la firma dell’accordo come un segnale forte di cambiamento. L’auspicio è che, in futuro, si possa giungere ad un’offerta musicale «regionale», in cui gli operatori «musicali» possano sedere intorno ad un tavolo e, nel rispetto delle proprie peculiarità, offrire una Stagione complessiva di alti contenuti artistici.


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