Michela Lupattelli artista perugina [Video] e le Allegorie dei Cinque Sensi

L’artista perugina presenta la sua ultima opera e filosofia aristotelica, sensi umani

Michela Lupattelli artista perugina e l'Allegorie dei Cinque Sensi
Michela Lupattelli artista perugina e l'Allegorie dei Cinque Sensi

Michela Lupattelli artista perugina e le Allegorie dei Cinque Sensi

Michela Lupattelli artista perugina– di Marcello Migliosi – Michela Lupattelli, rinomata pittrice di Perugia, ha recentemente svelato la sua ultima opera, “Allegorie dei Cinque Sensi”. Questa serie di opere, realizzate con una tecnica mista su tela, misura 40×60 cm ciascuna.

L’opera di Lupattelli esplora il tema dell’ambiguità dei sensi umani. Illustra come i nostri cinque sensi – udito, vista, gusto, tatto e olfatto – siano fondamentali per la nostra percezione della realtà, ma allo stesso tempo ci mettano in guardia sui potenziali effetti ingannevoli di tale seduzione sensoriale.

I sensi sono le nostre finestre sul mondo, attraverso le quali riceviamo diverse forme di conoscenza che dobbiamo integrare. Questa concezione dei sensi risale alla filosofia aristotelica, che li classificava come modi distinti di percepire la realtà esterna. Questa idea, accettata da tutti gli autori antichi e dalla religione cristiana medievale, vedeva i sensi come strumenti preziosi di conoscenza, ma anche come potenziali tentazioni al peccato.

Nella società occidentale contemporanea, vista e udito sono stati privilegiati a scapito di olfatto, gusto e tatto, diversamente dalle società orientali. Questo soggetto, assente nell’antichità, ha iniziato a emergere nel Medioevo in una forma più didascalica. Nella seconda metà del ‘500 e per tutto il ‘600, è stato rappresentato principalmente nell’arte fiamminga come scena di vita quotidiana. Dal ‘700 in poi, i sensi sono stati ridotti a semplici citazioni decorative in altri contesti.

Con “Allegorie dei Cinque Sensi”, Lupattelli porta questo tema antico nel presente, offrendo una nuova interpretazione artistica della complessità e dell’ambiguità dei sensi umani. Le sue opere ci invitano a riflettere sulla nostra percezione sensoriale del mondo e sul ruolo che essa svolge nella nostra comprensione della realtà.

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