Mario Biondi Stasera in Concerto con “Whisper Sounds” al 25° Festival Villa Solomei

Il cantante siciliano si esibirà stasera, accompagnato dalla Società Filarmonica di Solomeo, in un mix di rhythm & blues, soul, swing e jazz

Mario Biondi Stasera in Concerto con "Whisper Sounds"

Mario Biondi Stasera in Concerto con “Whisper Sounds” al 25° Festival Villa Solomei

Stasera, il noto cantante italiano Mario Biondi, originario di Catania, delizierà il pubblico con il suo concerto “Whisper Sounds” al 25° Festival Villa Solomei. Accompagnato dalla Società Filarmonica di Solomeo, Biondi presenterà un programma ricco di brani tra cui “Alfie”, “Be lonely”, “Fool for your love”, “Rio de Janeiro blue” e “This is what you are”.

Quando nel 2006 “This is what you are” è stata trasmessa per la prima volta in radio, molti ascoltatori hanno immaginato che dietro quella voce potente ci fosse un cantante afro-americano di mezza età. Invece, dietro quella voce c’era un trentacinquenne di Catania, una città con un legame speciale con la musica italiana. La voce di Biondi, calda e avvolgente, affinata da anni di esibizioni dal vivo, ha inevitabilmente portato a paragoni con Teddy Pendergrass, Isaac Hayes e Barry White, tre delle più belle voci black di tutti i tempi.

Il brano “This is what you are” era stato lanciato nel 2004 non sotto il nome di Mario Biondi, ma con lo pseudonimo di Was-A-Bee. La canzone è entrata in numerose compilation dance e ha raggiunto la top ten dei brani più trasmessi da Norman Jay nel suo programma cult sulla BBC Radio. Questo successo ha fatto da traino a “Handful of soul”, un album realizzato insieme a The High Five Quintet, un cocktail ben riuscito di rhythm & blues, soul, swing e jazz, in cui si alternano brani originali e cover del repertorio soul americano meno inflazionato.

Nel 2007, Biondi ha pubblicato “I love you more”, un doppio cd live con le canzoni di “Handful of soul” più altre perle come “Just the way you are” nella versione di Barry White e “Close to you” di Burt Bacharach. Con quest’ultimo, Biondi ha creato immediatamente un feeling professionale, tanto che il leggendario compositore americano ha scritto apposta per lui “Something that was beautiful”, una splendida ballad che diventa uno dei pezzi forti di “If”, il suo secondo album, pubblicato alla fine del 2009.

Il disco, pubblicato dalla Tattica Records, ha venduto oltre 200.000 copie, un risultato straordinario se si considera il genere musicale. Al di là delle vendite, l’album ha confermato che Biondi è una delle realtà più interessanti del panorama nazionale. Basti ascoltare il singolo “Be lonely”, un tripudio di ritmo e di archi in puro stile anni Settanta, o la sensuale ballad “Ecstasy”. Persino Claudio Baglioni in “Juke box” e Renato Zero in “Non smetterei più” si sono avvalsi dell’inconfondibile voce baritonale del crooner siciliano, le cui quotazioni sono in costante ascesa.

Nel 2011, Biondi ha pubblicato “Due”, un innovativo “talent album” in cui la sua calda voce si incontra con quelle di alcuni giovani artisti di talento, più o meno noti, a cui fa da “chioccia”. Venti brani, dei quali tredici inediti composti dagli stessi artisti coinvolti nel progetto e sette cover, tra le quali la splendida “My girl” dei Temptations, utilizzata per lo spot di una celebre birra italiana.

L’album della definitiva consacrazione a livello internazionale è “Sun” del 2013, il primo pubblicato da una major, con il quale il cantante si è imposto anche nel mercato internazionale. Per raggiungere l’obiettivo ha chiamato a raccolta una all star di artisti come Al Jarreau, James Taylor Quartet, Omar, Leon Ware e Chaka Khan. Bluey degli Incognito ha conferito all’album la sua inconfondibile impronta, che si traduce in un sound fresco, pulsante, moderno e al tempo stesso piacevolmente vintage.

Lo stesso anno, dopo un trionfale concerto-evento alla Royal Albert Hall di Londra, vede la luce “Mario Christmas”, originale disco natalizio con due brani inediti e sorprendenti riletture di “Last Christmas”, “Driving home for Christmas” e “Let it snow”. “Beyond” del 2015, fin dal titolo, è una dichiarazione programmatica del desiderio di Mario Biondi di sparigliare le carte e di presentarsi con un nuovo sound. Delle morbide ballad jazz del passato è rimasta la sola “All I want is you”, scritta con Dee Dee Bridgewater, per il resto “Beyond” è un album tutto da ballare, dove troviamo molto funky, un paio di brani pop-dance come “Love is a temple” e “I chose you” e perfino uno reggae, “Where does the money go”. Nel 2016 il crooner catanese ha pubblicato il suo primo greatest hits, intitolato “Best of Soul”, con il meglio di 10 anni di attività in due cd a cui si aggiungono 7 brani inediti.

Le languide sonorità brasiliane sono il fulcro tematico di “Brasil”, registrato e prodotto nel 2018 in un anno di lavoro a Rio de Janeiro da Mario Caldato e Kassin. “Brasil” è un vero e proprio viaggio nelle molteplici sfaccettature della musica brasiliana attraverso inediti e rivisitazioni di classici che Biondi reinterpreta senza dimenticare la sua anima soul e funk, utilizzando con naturalezza quattro lingue: portoghese, inglese, francese e italiano. Nell’album spicca l’elegante ballad “Rivederti”, presentata al Festival di Sanremo 2018, dove Mario Biondi ha fornito l’ennesimo saggio del suo controllo vocale e della sua tecnica, sempre al servizio delle emozioni.

Stasera, Mario Biondi porterà sul palco la sua voce unica e inconfondibile, accompagnato da Massimo Greco al pianoforte, Massimiliano Laganà al basso/contrabbasso, Enrico Santangelo alla batteria, Marco Parlante come fonico e la Società Filarmonica di Solomeo, con Francesco Verzieri come direttore artistico e Andrea Angeloni come direttore. Non mancate, sarà una serata indimenticabile.

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