La scuola, la memoria, le radici Bella Iniziativa all’Arunte Volumnio
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA – Le associazioni “Ponte San Giovanni da borgo a Paese” e “Centro Socio Culturale Primo Maggio” hanno consegnato, alla presenza dell’assessore Leonardo Varasano, una copia del libro (testo e foto) sulla storia di Ponte San Giovanni agli studenti della scuola media “Arunte Volumnio”. Inoltre uno dei volumi é stato consegnato, individualmente, allo studente sudamericano Lorenzo Palacios, che ha risposto correttamente ad una domanda sportiva posta dall’assessore su quale fosse stata la prima squadra al mondo a mostrare una scritta sulle maglie: “il Perugia” – ha risposto lo studente tra gli applausi dei compagni – con il logo della Ponte, storica azienda ponteggiana).
La cerimonia, con la presenza di tutti gli alunni dell’istituto, si é tenuta nella sala dove é stata aperta una mostra, con le foto di Ponte San Giovanni, che resterà aperta fino al 20 dicembre. Gli allievi della scuola sono chiamati ad un concorso a tema, i cui migliori elaborati verranno premiati dalle due meritorie realtà associative.
Alla cerimonia, oltre alla padrona di casa, la direttrice Simona Ferretti, i presidenti delle due associazioni, Leonardo Belardi e Roberto Baldassarri ed ancora il consigliere comunale Palo Befani, il presidente della Pro Ponte, Antonello Palmerini, l’artista Paolo Ballerani, Mila Breccolenti, Vittorio Cambiotti, Francesco Puja, Ezio Bertoldi, la rappresentante dei genitori Sara Pievaioli.
Particolarmente apprezzato l’intervento di Varasano che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa culturale, che mira al recupero ed alla condivisione da un lato della memoria storica del paese (già attivo al tempo degli umbri, degli etruschi, dei romani, su su fino al Medioevo e ai giorni nostri), al recupero dei simboli (il Tevere – “divide i territori, ma ne é anche cerniera”, ha sottolineato -, l’antico ponte romano, il mulino, le chiese, il pastificio) e l’identità dell’intera comunità.
L’assessore ha rimarcato il concetto “identità” e di solidarietà tra paesani che vengono rinforzata dalle attività dei ricercatori, come in questo caso, di “microstoria” a livello locale.
Mentre Belardi ha illustrato la nascita (su un gruppo di Facebook), lo sviluppo e l’esplosione di questa iniziativa, la direttrice Ferretti ha tenuto a mettere in luce come la scuola , “Volumnio” sia una “scuola colorata, nel senso più alto del termine”, per la presenza di scolari che arrivano da ogni parte del mondo.
Un bel segnale di integrazione da coltivare ed imitare.
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