Incontri di Paolo Mieli Ministro Minniti al Festival dei due mondi
“L’Europa deve prendere a cuore i flussi migratori provenienti dalla Libia così come ha fatto con le rotte balcaniche”. Marco Minniti sceglie Spoleto per lanciare un appello agli altri paesi dell’Ue all’indomani del vertice di Tallinn. Il faccia a faccia del ministro dell’Interno con l’ex direttore del Corriere della Sera ha tenuto a battesimo l’edizione 2017 degli Incontri di Paolo Mieli, il format concepito dal gruppo Hdrà che da quattro anni è parte integrante del programma del sessantesimo Festival dei Due Mondi di Spoleto. “Nei primi 6 mesi dell’anno – ha spiegato Minniti – in Italia sono sbarcate 85mila persone, il 97% delle quali provenienti dalla Libia.
Negli scorsi anni un grande flusso di migranti si è mosso lungo la direttrice dei Balcani, ma l’Europa si è mobilitata, con il risultato che nel 2016 la rotta balcanica orientale ha fatto segnare un -84%, quella occidentale -72%, mentre quella del Mediterraneo centrale è aumentata del 18%. Non ci si vuole rendere conto che il confine sud sahariano della Libia non è un’anticamera dell’Italia, ma rappresenta il vero confine dell’Europa. L’ho spiegato a Tallinn e spero che abbiano compreso”.
La stretta attualità e in particolare il delicato fronte libico hanno attraversato gran parte della conversazione tra Mieli e Minniti. Al giornalista, che ha ricordato la recente esternazione di Emma Bonino, secondo la quale le navi approdano in Italia perché a suo tempo fu lo stesso governo italiano a chiederlo, il ministro ha risposto tentando di fare luce sulla questione. “Dopo l’affondamento di un’imbarcazione che provocò un numero impressionante di vittime a largo di Lampedusa, l’Italia organizzò una missione nazionale, che poi ricevette il sostegno dell’Europa.
Sono passati anni e adesso la missione è europea. La vera ipocrisia oggi è quella di chi pensa di poter salvare vite in mare senza occuparsi dell’accoglienza a terra”. E ancora: “Dobbiamo lavorare per la stabilità della Libia, a partire dalla lotta al traffico di esseri umani. In questi sei mesi l’Italia ha fatto un ruolo di apripista. Siamo andati sul territorio, abbiamo realizzato molte cose e le abbiamo portate al cospetto dell’Europa, che ora deve fare la sua parte. Se vogliamo governare i flussi non abbiamo alternative”.
Dopo le conversazioni con Minniti e con il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, domani sarà la volta di Carlo Ratti, urbanista di fama internazionale, mentre domenica mattina toccherà a due figure legate alla letteratura e al giornalismo come Teresa Ciabatti e Aldo Cazzullo. Nell’ultimo weekend saranno con Paolo Mieli Alessandro Amato, geologo e vulcanologo, Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, il regista e attore Pif e due importanti scrittori, Camilla Baresani ed Edoardo Nesi.
La rassegna è un format di Hdrà a cura di Maria Carolina Terzi, Maddalena Maggi e Paolo Giaccio. Tutti gli incontri saono in diretta su Twitter su #Mielincontra e fruibili sui social seguendo l’hashtag #Mielincontra. Agli Incontri di Paolo Mieli, Hdrà, con il Comune di Spoleto e il Festival dei 2Mondi, ha voluto affiancare due momenti di riflessione e di confronto, il 14 e il 15 luglio, con istituzioni nazionali, regionali e locali, stakeholder e ospiti internazionali per ripensare insieme Spoleto, la città che ospita il più antico e importante festival teatrale italiano, come luogo ideale dove vivere, fare impresa e cultura.
A sostenere per il primo anno “Gli Incontri di Paolo Mieli” è JTI Italia, società del Gruppo Japan Tobacco, uno dei maggiori produttori di tabacco a livello internazionale. Da sempre impegnata nella valorizzazione dell’arte e della cultura come volano per lo sviluppo della società e per la crescita delle comunità locali, JTI Italia quest’anno ha scelto di puntare sugli Incontri di Mieli.
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