Inaugurata a Roma mostra su San Francesco tra arte e spiritualità
Roma, 10 dicembre 2024 – È stata inaugurata oggi presso la Biblioteca del Senato a Palazzo della Minerva la mostra “San Francesco, tra Cimabue e Perugino. Nel Giubileo con il Cantico delle Creature”. L’evento, che segna una collaborazione tra il Senato della Repubblica e la Galleria Nazionale dell’Umbria, è dedicato alla figura di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, e celebra l’ottavo centenario delle Stimmate e l’inizio dell’Anno Giubilare.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 2 marzo 2025, presenta una selezione di opere di maestri rinascimentali come Cimabue e Perugino, rappresentando un’occasione unica per ammirare il connubio tra arte e spiritualità. Uno dei pezzi più significativi è la Chartula, una rara pergamena scritta da San Francesco in persona, esposta per la prima volta al pubblico. Il documento, conservato presso il Sacro Convento di Assisi, costituisce un legame tangibile con la storia e la spiritualità del Santo, offrendo ai visitatori un’opportunità emozionante di entrare in contatto con la sua eredità.
L’iniziativa coincide con un momento di grande rilevanza per la comunità cristiana, che celebra l’Anno Giubilare, dedicato ai valori di pace, umiltà e solidarietà che San Francesco ha lasciato in eredità. Il percorso espositivo si propone di far riflettere sul significato profondo di queste virtù, oggi più che mai rilevanti, invitando alla riscoperta dei valori fondanti della tradizione cristiana e umana.
“È un onore far parte di questa inaugurazione ha detto Vittoria Ferdinandi, sindaco di Perugia. La mostra non solo celebra la figura di San Francesco, ma è anche una vetrina sulla straordinaria tradizione culturale e spirituale di Perugia e dell’Umbria, un territorio che ha dato vita a una ricca tradizione artistica”, ha dichiarato il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, Costantino D’Orazio, che ha contribuito alla realizzazione del progetto.
Le opere di Cimabue e Perugino, che insieme ad altri artisti umbri hanno dipinto scene della vita di San Francesco, offrono una visione privilegiata della figura del Santo. Cimabue, con il suo stile rivoluzionario, ha dato forma a una delle prime rappresentazioni iconografiche di San Francesco, mentre Perugino ha arricchito il ciclo artistico dedicato al Santo con la sua maestria nella pittura di altare. La mostra si configura così come una testimonianza visiva della potente influenza che San Francesco ha esercitato sulla cultura e sull’arte nei secoli.
Il legame tra arte e fede emerge con particolare forza in quest’esposizione, che non si limita a celebrare l’aspetto estetico delle opere, ma invita anche a riflettere sul messaggio spirituale che esse trasmettono. Il “Cantico delle Creature”, che San Francesco scrisse in una delle sue ultime fasi di vita, è al centro del tema dell’esposizione, testimoniando il profondo legame tra la natura, la bellezza del creato e la spiritualità.
La mostra non solo valorizza l’aspetto storico e artistico di San Francesco, ma si pone anche come un invito alla riflessione sul ruolo che la spiritualità e i valori umani possono giocare nel nostro mondo contemporaneo. In un periodo segnato da tensioni globali, l’esposizione offre uno spazio di meditazione sui principi di pace, carità e umiltà, promuovendo un dialogo tra il passato e il presente.
L’inaugurazione si è conclusa con un invito a tutti i cittadini e i visitatori a non perdere l’occasione di visitare la mostra, per un’esperienza che celebra la bellezza artistica e spirituale del nostro territorio, rafforzando il legame tra l’arte, la cultura e l’identità umana.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 2 marzo 2025, con l’opportunità di esplorare in dettaglio la vita e l’opera di San Francesco attraverso una serie di dipinti, manoscritti e altri reperti storici.
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