Il festival indizi apre sotto il segno di George Gershwin

Dai palcoscenici di Broadway alla consacrazione come jazz standard

Il festival indizi apre sotto il segno di George Gershwin

Il festival indizi apre  sotto il segno di George Gershwin

Brillante debutto deI recital ”I love Gershwin” lo scorso venerdì alla Sala Cutu, primo appuntamento della 27° edizione del Festival Indizi organizzato dal Teatro di Sacco. La cantante siciliana Claudia Aliotta, accompagnata al pianoforte da Luca Cipiciani, ha regalato una gradevolissima serata ricreando magiche atmosfere anni 20 e 30 raccontando la vita, la musica e gli amori di George Gershwin, uno dei più grandi compositori americani.

Dai palcoscenici di Broadway alla consacrazione come jazz standard, il viaggio musicale nelle canzoni di Gershwinha preso il via con il brioso swing di “S’Wonderful” e “But not for me”, passando poi ad una parentesi di lirismo melodico con “The Man I Love”.

Attraverso piccoli siparietti fra una canzone e l’altra la Aliotta ha ripercorso il percorso artistico del musicista figlio di immigrati russi, dall’amore a prima vista verso il pianoforte ai musical di successo, rivelando curiosi retroscena legati alle sue creazioni, ma anche toccando alcune vicende legate alla sua vita sentimentale. 

Scapolo impenitente, Gershwin non si sposò mai, ma amava tantissime le donne, soprattutto quelle degli altri, ad esempio l’attrice Paulette Goddard, che era segretamente sposata con Charlie Chaplin, e la compositrice Kay Swift, la sua storia d’amore più lunga e importante.

Dal musical “Oh Kay”, che prende il nome proprio dalla Swift, Claudia Aliotta ha interpretato con grande intensità espressiva il brano “Someone to watch over me” in sintonia con il pianista Cipiciani, che in tutto il recital ha sfoggiato il suo talento nelle improvvisazioni che accompagnavano ogni brano.

Emblema di un jazz raffinato ed intramontabile, hanno trovato spazio nel programma le celebri “A foggy day” e “Embraceableyou”, trasformata in un valzer e protagonista di un momento di delicato romanticismo. Dotata di una vocalità elegante e versatile, Claudia Aliotta ha sfoderato accattivante charme in “Slap thatbass”, trascinante brano che invitava a suonare ironicamente il contrabbasso come rimedio ai mali dell’umanità.

La vena blues invece è emersa con forza nei brani tratti da “Porgy and Bess”, “Itain’tnecessarily so” e nella celeberrima “Summertime”.

La cantante ha dato prova di possedere una buona presenza scenica, ed ha saputo essere vivace e interessante nelle parti narrative, catturando l’interesse del pubblico che ha mostrato di apprezzare molto l’intero recital.  Claudia Aliotta ha rivelato grande sensibilità espressiva nelle sue interpretazioni, mettendo anche bene in evidenza i testi di Ira Gershwin, oltre a possedere la giusta verve nei brani più dinamici.

Lo spettacolo si è concluso in grande stile con un’ultima ricetta musicale dei fantastici fratelli Gershwin, la canzone “I got rhythm” , inno alla gioia di vivere e alla musica.

2 Commenti

  1. come mai questi interessantissimi eventi vengono raccontati sempre dopo invece di pubblicizzarlo prima per dar modo agli interessati di partecipare?

    • Salve, il problema è che lei non segue le nostre produzioni altrimenti avrebbe visto che, giornalmente h24, aggiorniamo un calendario di google (che può anche associare sl suo se ha gmail ndr) dove pubblichiamo tutti gli eventi
      il direttore

      p.s.: dell’Evento ne abbiamo parlato due gg fa

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