Festival di Spoleto: Musica, natura e arte, in uno Spettacolo Unico

Festival di Spoleto: Musica, natura e arte, in uno Spettacolo Unico
ph il messagero

Festival di Spoleto: Musica, natura e arte, in uno Spettacolo Unico

Festival di Spoleto – Un’atmosfera magica si diffonde tra gli alberi del Teatro Menotti di Spoleto, dove il maestro Ivan Fischer e l’orchestra si immergono nella scenografia naturale di un bosco fitto e inquietante. L’edizione numero 66 del Festival di Spoleto è stata inaugurata con uno spettacolo indimenticabile, in cui le fronde avvolgono gli artisti e le note di Debussy si mescolano con le voci di Pelléas et Mélisande. La natura stessa diventa la fonte di ispirazione del festival, che segna anche il ritorno dell’opera lirica dopo quattro anni di assenza.*

Uno dei punti di forza di questa edizione è il ciclo di concerti di Mezzogiorno, dal titolo suggestivo di MusicAnimalia. Da Monteverdi a Bussotti, i concerti presentano un vero e proprio zoo musicale, che celebra la relazione tra la musica e il regno animale. L’opera di Janáek, Una Piccola Volpe Astuta, è stata la protagonista del concerto inaugurale, che avrebbe dovuto svolgersi nella maestosa piazza Duomo, ma è stato rimandato a causa di un improvviso temporale.

Maestosa sarà anche la Sinfonia n.1 di Mahler, che chiuderà il festival il 9 luglio nella stessa piazza Duomo, sotto la direzione del maestro Pappano. Un omaggio alla maestosità della natura, che si fonde con le melodie e le armonie dell’orchestra.

La direttrice del festival, Monique Veaute, ha voluto fortemente mettere in luce l’importanza della natura e delle sue urgenze. “MusicAnimalia” è solo uno degli esempi di come il festival punti i riflettori su tematiche attuali e significative.

Ma non è solo la musica a regnare sovrana a Spoleto. Il cartellone di danza è stato inaugurato da Benjamin Millepied, coreografo internazionale acclamato. Con il suo nuovo spettacolo, Unstill Life, Millepied fa il suo ritorno sul palcoscenico del suggestivo Teatro Romano. Accompagnato dal talentuoso pianista Alexandre Tharaud, racconta un’amicizia attraverso le note di Rameau, Beethoven, Bach e Schubert.

Il festival offre inoltre un ricco programma teatrale, con spettacoli come Zio Vanja, diretto dal regista Leonardo Lidi, e i Lieder di Messiaen, presentati da Silvia Costa. Complessivamente, il cartellone comprende 60 spettacoli e coinvolge oltre 500 artisti, offrendo una varietà straordinaria di lirica, danza e teatro. Tra gli appuntamenti da non perdere, spiccano Clara Haskil, interpretata da Laetitia Casta, la regia di Baricco in Tucidide. Atene contro Melo e la performance di Sharon Eyal, ballerina coreografa e icona della Maison Dior, con il suo spettacolo Into the Hairy.

Accanto al festival, l’ex Battistero della Manna D’Oro ospita l’installazione Tutto è numero, a cura della Fondazione Carla Fendi. L’opera, realizzata attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, offre al pubblico un’esperienza immersiva unica.

Il Festival di Spoleto continua a regalare al pubblico momenti di emozione e bellezza, con un programma che fonde musica, natura e arte in uno spettacolo straordinario. La città di Spoleto si conferma il cuore pulsante di questo evento, che attira visitatori da tutto il mondo e dona loro un’esperienza indimenticabile nel suggestivo scenario umbro.


I musicisti della BFO inaugurano anche la rassegna di concerti di mezzogiorno MusicAnimalia, tutti i Weekend di spettacolo alle ore 12: una piccola enciclopedia degli animali in musica, a cominciare dal Carnevale di Saint-Saëns. È in prima assoluta anche la nuova produzione di teatro musicale creata da Silvia Costa per i suggestivi spazi dell’ex-chiesa di San Simone (24 giugno ore 18, 25 giugno ore 19:30, sabato 1° luglio ore 16, domenica 2 luglio ore 17), con il ciclo di Lieder di Olivier Messiaen Harawi interpretato dal soprano Katrien Baerts e dalla pianista Costanza Principe.

Il cartellone musicale del primo fine settimana include il concerto dell’artista afroamericano Lonnie Holley, affiancato dal duo Nelson Patton (sabato 24 e domenica 25 giugno, ore 21), all’Auditorium della Stella. Il regista Leonardo Lidi apre la sezione Teatro con Zio Vanja, in scena al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi dal 24 al 26 giugno (ore 21, ore 18, ore 21), seconda tappa della sua trilogia su Anton Čechov. Carlo Cecchi guida gli allievi della Compagnia dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” in Sarto per signora di Georges Feydeau, dal 24 al 28 giugno al Teatrino delle 6 “Luca Ronconi” (ore 19, ore 21, ore 19, ore 16, ore 16). Benjamin Millepied è il primo dei grandi danzatori e coreografi ospiti a Spoleto 66: domenica 25 giugno al Teatro Romano torna a ballare dopo dieci anni in Unstill Life, uno spettacolo che è anche un concerto con la musica dal vivo del pianista Alexandre Tharaud.

Tornano anche gli incontri con gli artisti: le mattine dei giorni di spettacolo alle ore 11 al Giardino del Festival (ingresso libero) il pubblico può conoscere da vicino i protagonisti degli spettacoli intervistati da Andrea Penna. Venerdì 23 giugno sono ospiti Iván Fischer e Jakub Hrůša, sabato 24 giugno Lonnie Holley e Gabriele Gianni, domenica 25 giugno Leonardi Lidi, Benjamin Millepied e Alexander Tharaud.

Fino al 9 luglio 2023 il cartellone ospita più di 60 spettacoli in 17 giorni, con più di 500 artisti da 17 paesi in 23 sedi. Attese nelle prossime settimane le nuove produzioni firmate da Sharon Eyal Into the Hairy (30 giugno-3 luglio) e Marie Chouinard «M» (8-9 luglio), e il nuovo spettacolo con Laetitia Casta Clara Haskil (30 giugno-2 luglio). Al debutto anche la nuova regia di Alessandro Baricco per Tucidide. Atene contro Melo (29 giugno), con Gabriele Vacis, Stefania Rocca e Valeria Solarino, Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e i 100 cellos; Ciarlatani da Los Farsantes di Pablo Remón con Silvio Orlando (5-8 luglio), Una relazione per un’accademia con la regia di Luca Marinelli (8-9 luglio). E ancora l’elettronica di Max Cooper (28 giugno), le voci di Imany (1° luglio) e Rhiannon Giddens (6 luglio), il virtuosismo di Cameron Carpenter all’organo (7 luglio), le coreografie di Marco Goecke (7-8 luglio), Fernando Montaño (2 luglio) e Jonas&Lander (6-9 luglio), il teatro di Sergio Blanco (30 giugno-2 luglio).

Al via anche gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali che fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte e mostre. L’artista Enzo Cucchi firma il manifesto ufficiale della sessantaseiesima edizione. Si rinnova il percorso espositivo Sulle tracce di Gian Carlo Menotti che racconta la storia del Festival attraverso il patrimonio di costumi, oggetti, fotografie e documenti provenienti dall’archivio storico del Festival e dal progetto di valorizzazione del patrimonio immateriale.
Prosegue il sodalizio con Rai Per la Sostenibilità-ESG all’interno dei progetti sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale avviati dalla Fondazione aderendo agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. I giardini di Villa Redenta si trasformano in un grande campeggio creativo e ospitano un programma di attività artistiche e workshop nell’ambito del progetto Villa Redenta, frutto della collaborazione tra il festival milanese Terraforma e la Fondazione Festival dei Due Mondi.

La Fondazione Carla Fendi, Main Partner del Festival, presenta TUTTO È NUMERO e prosegue nell’impegno per la conoscenza e la diffusione della cultura scientifica con il Premio Stem Carla Fendi. Torna la rassegna Musica da Casa Menotti nell’ambito delle iniziative di Fondazione Monini a sostegno del Festival e il premio “Una Finestra su Due Mondi”. Anche quest’anno il Festival ospita la rassegna teatrale e i laboratori organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e la rassegna di La MaMa Spoleto Open che raccoglie le esperienze dei più talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama internazionale.

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