Expo Milano, per l’Umbria il grande giorno è arrivato. L’evento durerà tre settimane, dal 31 luglio al 20 agosto 2015 al Padiglione Italia che ospita a turno tutte le regioni d’Italia.
Oggi, 31 luglio, è il giorno dell’inaugurazione della Mostra Umbra, un progetto molto particolare, realizzato insieme all’Accademia delle Belle Arti che riguarda la creazione di un font originale, un nuovo carattere: Umbria Monk. Si tratta della tradizione antica dei amanuensi, degli scrittori benedettini, dei Francescani, che va a pescare in quella tradizione umbra.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, gli assessori regionali al turismo e alla cultura, Fabio Paparelli e Fernanda Cecchini, la presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi. Sono presenti, inoltre, i rappresentanti dell’organizzazione di Expo, delle istituzioni, del mondo imprenditoriale umbro e delle Università.
“Questo nuovo ed originale ‘font’ è la sintesi dell’Umbria del passato che sa guardare al futuro. L’Umbria della tradizione amanuense dei frati benedettini e di quelli francescani che ha consentito all’umanità di conservare gli inestimabili tesori della conoscenza e del sapere”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha inaugurato questa mattina ad Expo 2015 lo spazio della Regione che ospita la mostra “Convivium 2.0”, dove è esposto il progetto di creazione del nuovo ‘font’ (stile e dimensione di un carattere di scrittura ndr) che è stato chiamato Monk (Monaco), realizzato dall’Accademia di Belle arti di Perugia. Inaugurazione cui hanno partecipato, tra gli altri, la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, gli assessori regionali Fernanda Cecchini, all’agricoltura e cultura, e Fabio Paparelli, allo sviluppo economico e turismo, il direttore dell’Accademia, Paolo Belardi, e rappresentanti delle due università umbre. Presenti anche l’imprenditore vitivinicolo Marco Caprai che, insieme a Katia Bastioli (amministratore delegato di Novamont), sono stati scelti dalla Regione quali testimonial dell’Umbria ad Expo. “Abbiamo voluto, con questo progetto – ha proseguito Marini -, portare ad Expo una terra che grazie alla tradizione del monachesimo benedettino prima e francescano poi, ha saputo trasmettere nel tempo la conoscenza, grazie all’antica pratica degli amanuensi. È proprio da quelle tradizioni che nasce l’identità della nostra regione che vogliamo far conoscere sempre di più al mondo. Sono tradizioni che affondano le loro radici nella passione dei frati per la trasmissione del sapere, ma anche per coltivazione della terra, per la produzione del cibo. È il senso di questa mostra e del progetto ‘Monk’ è appunto quello di tenere insieme il concetto di cultura con quello di coltura”. “Il nostro intento – ha proseguito la presidente – è quello di poter contribuire ad affermare una nuova cultura dell’alimentazione che sappia promuovere corretti stili di vita, che sappia conciliare industria con rispetto dell’ambiente. E siamo venuti ad Expo come sistema Umbria nel suo insieme, l’Umbria della ricerca, dell’Università, dell’industria. Una regione che sa essere moderna, competitiva, ma al tempo stesso rispettosa dell’ambiente”. Dopo l’inaugurazione la presidente Marini e tutta la delegazione umbra hanno visitato il Padiglione del vino (la cui direzione è stata affidata all’enologo umbro Riccardo Cotarella), e poi quello del cioccolato, accompagnati da Eugendio Guarducci, umbro anche lui, e uno dei protagonisti della presenza ad Expo del cluster del cioccolato. Ad arricchire l’evento di oggi la streat parade dei Funk off in collaborazione e con Umbria Jazz, e la sfilata della Giostra della quintana di Foligno con i suoi circa 190 figuranti, che hanno entrambi attraversato l’intera area di Expo.
Durante l’inaugurazione ci sono stati altri interventi. Il Rettore Paciullo che ha confermato l’importanza della vetrina di Expo per la Regione Umbria. L’imprenditore Marco Caprai ha sottolineato l’importanza di una regione che ha investito molto con i fondi del Psr, Donatella Porzi che ha evidenziato che «essere al centro del mondo, come qui a Milano, è una opportunità che farà crescere l’Umbria».
L’umbria, dunque, partendo all’esperienza dei benedettini e dei francescani ha presentato un nuovo “font”, frutto del lavoro dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia che ha riunito un gruppo di designer e di comunicatori per realizzare l’intero Progetto.
Un progetto grafico particolarmente apprezzato dalla direzione artistica di Expo che ha consentito all’Umbria, eccezionalmente, di adottare il nuovo font per la sua segnaletica al Padiglione Italia. A nessuna Regione è stato, infatti, concesso di cambiare il format di comunicazione presso l’area destinata alle Regioni. Un riconoscimento questo al valore della cultura del progetto e alla visione che, attraverso le immagini e il linguaggio multimediale, l’Umbria ha saputo rappresentare. A partire dal 31 luglio, fino al 20 di Agosto, al Padiglione Italia, lo spazio di Expo riservato alle Regioni, l’Umbria è presente portando come tema il “Convivio 2.0”.
Tutti gli eventi in programma racconteranno i paesaggi e le atmosfere del territorio umbro con una visione intima e internazionale allo stesso tempo, a partire dagli eventi culturali che da decenni segnano la forza della regione. Una terra sempre più impegnata nel voler sviluppare un confronto di linguaggi espressivi che hanno permesso di attirare il grande pubblico che di anno in anno, torna per seguire appuntamenti ormai parte costitutiva della nostra identità. A Expo non potevano mancare Umbria Jazz, che il 10 giugno scorso proprio a Milano, nello Spazio ADI, in Via Bramante 42, sede dell’Associazione Design Industriale, ha presentato l’edizione 2015, per arrivare la Quintana, che simbolicamente rappresenterà le rievocazioni storiche di cui è ricca l’Umbria, passando per il Festival delle Nazioni.
In programma fino al 20 di agosto a Milano per la Regione Umbria ci sarà il Teatro del Cluster del Cioccolato, così come sono previste molte altre iniziative, tra le quali un incontro dedicato ai GAL italiani, convegni sull’innovazione dell’agricoltura umbra, sulla rete per la mobilità elettrica, sulla riqualificazione del verde urbano e sulla mostra nazionale del Cavallo di Città di Castello.
In sintesi il progetto proposto dalla Regione Umbria a Milano parte dal presupposto che, anche in un contesto globalizzato, l’Umbria mette le tradizioni del passato dentro un percorso articolato e innovativo rappresentato da diverse filiere che coinvolgono settori diversificati e vari contesti territoriali dove ambiente, agricoltura e cultura, si sintetizzano in un patrimonio comune, in uno stile di vita inconfondibile che rende l’Umbria ricca di fascino ed unica.
La mostra prevede una parte di eventi nello spazio di Padiglione Italia, altri sono programmati in diversi luoghi caratterizzati dalla presenza dell’Umbria. Un costante collegamento con aziende, università e centri di formazione, garantirà iniziative a collaborazione congiunta che potranno prevedere attività all’interno dei padiglioni Expo e in varie località Milano nonché in Umbria.
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