Di venere e di marte si dà principio all’arte

Di venere e di marte si dà principio all’arte

Di venere e di marte si dà principio all’arte

Dal 29 agosto all’8 settembre 2023 tornano gli appuntamenti musicali alla Galleria Nazionale dell’Umbria
di Antonella Valoroso
Dopo il successo della rassegna Tessere lanciata lo scorso anno, la Galleria Nazionale dell’Umbria si regala e regala al suo pubblico un bis con nuovi intrecci sonori e visivi: “Di venere e di marte si da principio all’arte” la nuova rassegna musicale che si svolgerà dal 29 agosto all’8 settembre ogni martedì e venerdì.
Secondo la collaudata formula lanciata lo scorso anno, le performance degli ospiti si arricchiranno delle visite guidate a cura del personale del museo e dell’aperitivo di Numero Zero e del T-Trane, con vini d’onore della Galleria delle cantine Scacciadiavoli, Azienda Agraria Carini, Raina, La Palerna.
Per tutti gli eventi e le visite guidate è necessario prenotare scrivendo a gnu@sistemamuseo.it o chiamando il numero 0755721009, secondo gli orari di apertura della Galleria. Le visite guidate, l’aperitivo e lo spettacolo sono compresi nel biglietto di ingresso (€ 11) o nell’abbonamento annuale. La serata dell’8 settembre è gratuita, ma la prenotazione è comunque obbligatoria.

PROGRAMMA

29 AGOSTO

ore 19.00 – 20.00Visita guidata alla Galleria Nazionale dell’Umbria
ore 20.00 – 21.00Aperitivo e dj set a cura di Numero Zero e T-Trane record store, con i vini d’onore della Galleria delle cantine Scacciadiavoli, Azienda Agraria Carini, Raina, La Palerna
ore 21.00
“The same and the other”
Con Petulia Mattioli, Eraldo Bernocchi e Christopher Chaplin
La video istallazione di Petulia Mattioli esplora la relazione del corpo dell’artista con il tempo, la conoscenza e la memoria. Come una mappa, il corpo sembra alternare tra presenza e assenza, suddiviso in sezioni e rivelato nei dettagli. Ogni segmento è un luogo in cui posso ritornare.
Il corpo come mappa dei ricordi. All’interno di ognuno di noi, i nostri corpi contengono silenziosamente le impronte di innumerevoli esperienze, intrecciando una complessa trama di emozioni, ricordi e connessioni, l’intricata interazione tra il sé e i suoi ricordi.
In “The Same and the Other”, il corpo umano intreccia diverse trame, colmando il divario tra passato e presente, tra ciò che è tangibile e ciò che è intangibile.
La composizione sonora di Eraldo Bernocchi e Christopher Chaplin sottolinea la ricerca dell’artista, portando la loro melodica metamorfosi ambientale in parallelo con il lavoro visivo. I due artisti utilizzano oggetti e sintetizzatori per creare un paesaggio sonoro ampio, ponendo lo spettatore e l’ascoltatore in uno spazio riflessivo, armonioso con le installazioni visive.
PETULIA MATTIOLI
In qualità di poliedrica artista visiva, dal 1992 Petulia Mattioli lavora con video, fotografia digitale, design grafico, installazioni, scenografie e multi-visioni “in tempo reale”. Il rapporto essenziale con la musica è iniziato quando ha incontrato il musicista e produttore Eraldo Bernocchi, con il quale lavora, sperimenta e crea nuovi progetti e collaborazioni. Le sue principali mostre includono: Fondazione Nicola del Roscio / Cy Twombly Foundation Contemporary Art. Roma – Italia: Royal.
ERALDO BERNOCCHI
Esploratore sonoro instancabile, ha collaborato con numerosi artisti tra cui Bill Laswell, Nils Petter Molvaer, Harold Budd, Russell Mills, Toshinori Kondo, DJ Disk, Thomas Fehlmann, Markus Stockhausen, Robin Guthrie, Colin Edwin, Balazs Pandi, Hoshiko Yamane, Flowdan e molti altri. Ha realizzato le colonne sonore per il regista premio Oscar Gabriel Salvatores, per il primo film mai realizzato sulla vita di Cy Twombly e il recentissimo documentario sulla vita di Perugino. Le sue opere sono state esposte e suonate al MOMA di New York, al Louvre di Parigi e alla National Portrait Gallery di Londra.
CHRISTOPHER CHAPLIN
Compositore d’avanguardia britannico e artista sperimentale, Christopher James Chaplin ha studiato pianoforte a Vevey, in Svizzera, prima di trasferirsi a Londra nei primi anni ’80. Oltre alle sue registrazioni soliste in studio, Christopher Chaplin ha continuato a tenere numerosi spettacoli collaborativi e improvvisati con Hans-Joachim Roedelius e altri artisti come il trio islandese di musica elettronica Stereo Hypnosis. Il suo prossimo lavoro sarà un album collaborativo insieme a Eraldo Bernocchi su Curious Music.

1 SETTEMBRE

ore 19.00 – 20.00Visite guidate alle opere del Perugino della Galleria Nazionale dell’Umbria
ore 20.00 – 21.00Aperitivo e dj set a cura di Numero Zero e T-Trane record store, con i vini d’onore della Galleria delle cantine Scacciadiavoli, Azienda Agraria Carini, Raina, La Palerna
ore 21.00
“PULCHRA ES”
Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini”
Ensemble strumentale Oida – ORCHESTRA INSTABILE DI AREZZO
Soprani solisti: Agnese Perioli ed Emanuela Agatoni
Direttore: Alessandro Bianconi
Un percorso musicale interamente ispirato e dedicato alla figura di Maria che, partendo da celebri musiche medievali, arriverà alle suggestive melodie contemporanee.
La Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” fu fondata nel 1931 da Mons. Rolando Magnani, per volontà del Beato Carlo Liviero, Vescovo della Diocesi in quel tempo, con lo specifico incarico di svolgere un più solenne e qualificato servizio liturgico-musicale presso la basilica cattedrale di Città di Castello. Oltre a svolgere il suo istituzionale servizio liturgico presso il Duomo tifernate, si propone di valorizzare e diffondere la musica corale, sia sacra che profana, in campo artistico, didattico e sociale mediante l’esecuzione di concerti, spaziando dalla musica gregoriana, rinascimentale, barocca, romantica, sino a quella contemporanea.
Tra le partiture più significative affrontate negli ultimi anni si segnalano: il Requiem di G. Faurè (2013), il Magnificat di J.S. Bach (2014), la Messa d’Incoronazione di W.A. Mozart (2015), il Requiem Op. 9 di M. Duruflè (2016), la Missa Solemnis di S. Lancen (2016), il Magnificat di J. Rutter (2017), il Requiem di Z. Lukas (2018), in prima esecuzione assoluta la Missa Brevis di Roberto Tofi in occasione del 900° Anniversario dalla Dedicazione della Cattedrale di Pisa (2018), la Messe des Jesuites de Pekin di Charles d’Ambleville e Joseph Marie Amiot nell’ambito del Festival delle Nazioni (2019), la Sunrise Mass di Ola Gjeilo (2019) ed il Requiem di Mozart (2021).
Altresì si segnalano i concerti dedicati alla musica dei Queen e De Andrè eseguiti in occasione dell’apertura della nuova Biblioteca di Città di Castello nel 2019. Ha collaborato con: Festival delle Nazioni di Città di Castello, l’Orchestra Filarmonica di Roma, l’Orchestra da Camera del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, il Simposio Strumentale (quartetto d’ottoni e organo), l’Orchestra OIDA (Orchestra Instabile di Arezzo), l’Ensemble “Le Baroque Nomade – XVIII-21” di Parigi, la Camerata “L. Mori”, l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” di Pesaro, la Banda Comunale di Gubbio, la Filarmonica “G. Puccini” di Città di Castello e la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi. Inoltre ha collaborato anche lo scrittore Antonio Moresco registrando nel 2016 l’Oremus di U. Sisask come colonna sonora del film “La Lucina”, frate Alessandro Giacomo Brustenghi o.f.m. ed il Maestro Nicola Piovani con il quale, nel 2014, ha eseguito in prima esecuzione assoluta l’opera “Preludio al Cantico” presso la Basilica di Papale di San Francesco in Assisi.
In campo liturgico, la Corale pone, inoltre, particolare attenzione verso la commissione ed esecuzione di nuove opere con l’intento di arricchire il patrimonio musicale da destinarsi all’uso pratico, con particolare riferimento alle festività locali; la Missa Sanctorum Floridi et Amantii (per Soli, Coro, Orchestra e Assemblea) commissionata a Piero Caraba in occasione dell’80° anno dalla fondazione (2011), i Primi Vespri per la solennità della Beata Vergine Maria Madre della Grazia Divina musicati da P. Giuseppe Magrino (2013) ed una Missa Brevis al compositore Roberto Tofi (2018). Nel 2014 ha vinto il primo premio al VII Concorso Nazionale per Cori Liturgici “D. Maffeis”, tenutosi a Gazzaniga (BG) e nel 2020 ha ottenuto il terzo premio al Concorso Regionale “Cori Virtuali” indetto da ARCUM (Associazione Regionale Cori dell’Umbria) ed anche il terzo premio al Concorso Nazionale “Video in presa diretta” indetto da AERCO (Associazione Emiliano-Romagnola Cori).La Schola Cantorum è formata da circa 30 coristi ed è diretta dal M° Alessandro Bianconi, coadiuvato dalla preparatrice vocale Emanuela Agatoni.
Oida – Orchestra instabile di Arezzo è nata poco più di tre anni fa, dalla collaborazione e impegno delle realtà musicali e culturali più importanti del territorio aretino. Si è definita “instabile” per la volontà di misurarsi con linguaggi sempre nuovi e di andare verso direzioni innovative mantenendo sempre un ottimo livello artistico. Si misura con repertori classici, ma anche moderni e contemporanei, fino a collaborazioni e produzioni in ambito pop/rock. Suona regolarmente ad Arezzo e in Toscana, ma spesso è chiamata a esibirsi in Italia e all’estero. Di grande rilievo la tournée negli Stati Uniti e Canada (New York, Washington, Toronto) e quella estiva in Corsica, il tour in Cina, ecc. che ha portato i musicisti aretini e il nome di Arezzo nel mondo. Ha collaborazioni aperte con musicisti di rilievo di generi diversi come Michele Campanella, Simone Cristicchi, Mogol, ecc. e direttori come Linus Lerner, Romolo Gessi, Andrea Fornaciari, Valter Sivilotti.

5 SETTEMBRE

ore 19.00
“Sanguinamenti – Omaggio a San Francesco”
Reading di Abel Ferrara
Poesia di Gabriele Tinti
ore 20.00 – 21.00Aperitivo e dj set a cura di Numero Zero e T-Trane record store, con i vini d’onore della Galleria delle cantine Scacciadiavoli, Azienda Agraria Carini, Raina, La Palerna
ore 21.00
Sanguinamenti – Omaggio a San Francesco
Reading di Abel Ferrara
Poesia di Gabriele Tinti
Il 5 settembre alle ore 19.00 e alle 21.00, il regista e attore Abel Ferrara interpreterà le poesie di Gabriele Tinti ispirate alla figura di San Francesco. La lettura prende le mosse dal Crocifisso del Maestro di San Francesco e da quello del Maestro della Croce di Gubbio oltre che dalle molteplici suggestioni che derivano da queste opere e dalle fonti letterarie cui i dipinti in oggetto e l’iconografia francescana in genere si ispirano. Ne escono una serie di frammenti, epigrammi che Tinti ha composto come fossero il frutto di ferite e sanguinamenti, tentativi di uscire da sé per avvicinarsi al divino. Le poesie evocano gli accadimenti della vita di Francesco: dalle predicazioni all’estrema rinuncia fino alle stigmate.
I testi saranno affidati ad Abel Ferrara – regista e attore noto per le sue storie di redenzione, di interrogazione cristiana, di travaglio interiore – che darà voce alle vicende del Santo, al travaglio di colui che “volle essere in tutto conforme a Cristo crocifisso che povero, dolente e nudo pendette dalla croce” (San Bonaventura, Legenda Major).
Il progetto rientra nella serie di scrittura ecfrastica frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti che da anni compone poesie ispirate alle opere d’arte coinvolgendo alcuni importanti attori (tra i quali Kevin Spacey, Malcolm McDowell, Abel Ferrara, Joe Mantegna, Marton Csokas, Robert Davi, Burt Young, James Cosmo, Stephen Fry, Vincent Piazza, Franco Nero, Luigi lo Cascio e Alessandro Haber) e alcuni dei maggiori Musei al mondo come sono il Metropolitan di New York, il J. Paul Getty Museum ed il LACMA di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Museo Nazionale Romano, la Gliptoteca di Monaco i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Archeologico di Napoli, il Parco Archeologico del Colosseo e molti altri ancora.
Abel Ferrara è uno degli artisti contemporanei più controversi e apprezzati. Nato a New York, nel Bronx, il 19 luglio 1951, Abel Ferrara ha diretto il suo primo Super 8 da ragazzo e ha presto collaborato con gli sceneggiatori Nicholas St. John e John McIntyre. A cavallo degli anni ’70 e ’80 ha iniziato a dirigere i suoi primi film, The Driller Killer (1979) e L’angelo della vendetta (1981). Negli anni ’90 i suoi successi internazionali comprendono King of New York (1990), Il cattivo tenente (1992), Ultracorpi – L’invasione continua (1993), The Addiction (1995) e Fratelli (1996). Il cattivo tenente, con Harvey Keitel, è stato presentato al Festival di Cannes nel 1992 in Un Certain Regard. L’anno dopo Ferrara è ritornato a Cannes con Ultracorpi – L’invasione continua.
The Addiction, con Christopher Walken, è stato selezionato alla Berlinale nel 1995, mentre Fratelli, con Benicio Del Toro, Christopher Walken e Isabella Rossellini, ha vinto due premi alla Mostra di Venezia nel 1996. Mary, con Juliette Binoche,
Forest Whitaker e Heather Graham, ha vinto quattro premi a Venezia nel 2005.
Nel 2011 Ferrara ha ottenuto il Pardo d’onore a Locarno. Gli anni 2010 hanno segnato la collaborazione di Ferrara con Willem Dafoe, che ha interpretato 4:44 L’ultimo giorno sulla Terra (2012), presentato a Venezia, Pasolini (2014), pure presentato a Venezia, Alive in France (2017), presentato a Cannes alla Quinzaine, Tommaso (2019) e il recente Siberia, proiettato all’ultima Berlinale.
Recentemente è stato premiato con il “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker” della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. Diventato virale il suo nuovo film su “Padre Pio” con Shia LaBeouf che recupera i temi cristiani cari all’artista.
Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano. Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come Il pugile a riposo, Il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, Il Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando con Istituzioni come il Museo archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles, il Parco archeologico del Colosseo e la Glyptothek di Monaco. Le sue poesie sono state lette da attori come Kevin Spacey, Abel Ferrara, Malcolm McDowell, Robert Davi, Marton Csokas, Stephen Fry, James Cosmo, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Burt Young, Michele Placido, Alessandro Haber, Jamie Mc. Shane e Joe Mantegna. Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nel 2021, 24 Ore Culture ha raccolto in un volume per i tipi di Libri Scheiwiller (Milano) il progetto “Rovine”. L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra). Nel 2022 la sua raccolta di poesie “Sanguinamenti- Incipit Tragoedia” è stata pubblicata da La Nave di Teseo (Milano) e lo sarà – nel 2023 – da Contra Mundum Press (New York). Nel 2023 è uscita “Confessions” (Eris Press, Londra), una raccolta di poesie con i disegni inediti di Andres Serrano.

8 SETTEMBRE

ore 19.30
SPETTRO. Live in a Rainbow of Chaos
Live drawing per 7 disegnatori, 7 musicisti e la collaborazione attiva dei pazienti del Comitato Chianelli
Becoming X Art+Sound Collective, Orchestra da Camera di Perugia e Comitato Daniele Chianelli.
ore 20.00 – 23.30Aperitivo e dj set a cura di Numero Zero e T-Trane record store, con i vini d’onore della Galleria delle cantine Scacciadiavoli, Azienda Agraria Carini, Raina, La Palerna.
Lo spettro è, in fisica, l’insieme delle componenti monocromatiche in essa presenti; così possiamo definire i differenti colori che scomposti compongono la luce. Un arcobaleno non è che una serie di archi luminosi colorati concentrici che appaiono nell’aria quando i raggi del Sole si riflettono e si rifrangono sulle gocce d’acqua decomponendosi nei colori dello spettro solare, che vanno dal rosso nella parte più esterna all’azzurro e al violetto in quella più interna. Convenzionalmente lo spettro dell’arcobaleno è fatto di 7 colori: rosso, arancione, giallo, verde, indaco, blu e viola. Lo spettro è anche il fantasma, l’apparizione di una cosa che non si accetta come reale. Metaforicamente, lo spettro è anche un timore, un qualcosa che incombe e che magari non si vorrebbe accettare come reale. L’intento del progetto Spettro è proprio questo: dalla molteplicità e dalla diversità l’unità, dalle sfumature la luce che illumina realtà che non vogliamo vedere e che ci fan paura, ma che sono solo fantasmi, proiezioni personali e pregiudizi irreali, un solo grande rimosso.
La serata è a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per la visita guidata delle ore 21.00 è necessario prenotare scrivendo a gnu@sistemamuseo.it o chiamando il numero 075.5721009, secondo gli orari di apertura della Galleria. In occasione della rassegna la Galleria Nazionale dell’Umbria sarà aperta fino alle 23.30 (ultimo ingresso 22.30).
Si ricorda che l’aperitivo è riservato unicamente alle persone che assistono agli spettacoli. Sarà possibile accedere agli eventi fino al raggiungimento della capienza massima della sala.

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