Cortile di Francesco, nessuno inferiore, nessuno straniero, nessuno escluso

Il Cortile di Francesco, nessuno inferiore, nessuno straniero, nessuno escluso

Cortile di Francesco nessuno inferiore nessuno straniero nessuno escluso
di Carmine D’argenio

Giunto al settimo anno “Il Cortile di Francesco” rinsalda la fraternità francescana. All’ombra del Sacro Convento di Assisi, “Nessuno inferiore, nessuno straniero, nessuno escluso”. Come recita una nota del Custode, Padre Mauro Gambetti. Si cammina nella due giorni di appuntamenti culturali, architettonici, artistici, sotto il segno dell’unione nelle diversità. Inaugura la sezione giornalismo, il dibattito “Radio, televisione, servizio pubblico e azienda privata”. Nella Sala stampa di Assisi, Gerardo Greco – attuale Direttore di Tg4- sotto la conduzione di Alessio Antonielli, racconta la sua trasversale carriera dal Pubblico al Privato.

Siamo nel periodo in cui è entrato anche il nuovo Presidente Rai, Foa. A seguito di una forte partecipazione emotiva nei riguardi di un mezzo dal riflesso di crescita del Paese imponente. Di fronte al Privato che vive di raccolta pubblicitaria, operando con meno risorse ma con più organizzazione nella razionalità di gestione. Vi faccio un esempio: “Al seguito della tragedia di Genova, con un’unica telefonata ho organizzato in tre ore e mezzo (il tempo di arrivare sul posto) l’intero collegamento della diretta. In Rai sarebbe stato diverso”.

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La mission possibile da portar avanti – prosegue Greco – per Rete Quattro e che può esser vincente, e’ quello di dedicarla all’Informazione declinata sulla narrazione. Noi speriamo che possa superare le Fiction perché c’è molto da raccontare, soprattutto sui cambiamenti. Tra questi, non ultimi quelli prodotti dal web. La capacità di incidere nel dibattito oggi passa da lì’. Il rischio è che i Social possano annullare i media tradizionali.

“Se oggi Salvini vuol portare alla ribalta una sua istanza, senza contattare più nessuno, accende il cellulare e raggiunge una platea che può esser anche più ampia di quella di un Tg. Ma attenzione, non basta. Per esser completata, deve passare per tutti gli altri mezzi. Perché di fronte ad un proliferare di notizie cosiddette fake, c’è bisogno del filtro dell’Editoria e della Comunicazione televisiva di sempre. La Stampa e’ il grande diffusore e selezionatore delle notizie vere. I giornali credibili sono ancor portatori di opinioni”.

Nell’incontro esterno, “Pane sporco. Inquinamento ambientale, relazionale, istituzionale, morale” sulla Piazza della Basilica Inferiore di San Francesco, Raffaele Cantone riassume il concetto di anticorruzione:

“In termini dialettici il mio nemico numero uno sono i luoghi comuni: per esempio mutuando Don Ciotti che dice che il termine legalità e’ abusato, un altro termine che mi ha stufato e’ semplificazione. Ma che vuol dire semplificare?

Render facile ai soliti noti, i loro sporchi affari. Semplificare e’ opportuno, ma bisogna sempre capirsi su quale sia il reale significato: non può esser abolizione del Codice d’appalto. Quest’ultimo sembra il male di oggi. Anche il Codice d’appalto prevede procedure snelle se si lavora con onestà. Se poi chi dice di poter ricostruire il ponte di Genova in sei mesi, trovando la bacchetta magica, non vorrei che vada in direzione del disastro del Mose, a tutt’oggi questione ancora irrisolta. Semplificare non vuol certo dire consentire a corrotti e corruttori di poter procedere indisturbati”.

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